Venerdì 27 settembre, è uscito in radio e su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Vasco Rossi: si intitola “Gli sbagli che fai”, ed è stata scritta per la docuserie “Il Supervissuto”: Voglio una vita come la mia, su Netflix dal 27 settembre.
Per la prima volta il Blasco nazionale si racconta in prima persona: parla di sé, della sua “straordinaria vita spericolata e supervissuta”, apertamente e liberamente davanti alla telecamera di Pepsy Romanoff. Molto spazio alla musica, le sue canzoni, immortali, seguono passo per passo la sua vita.
“Un selfie lungo 5 ore”, così Vasco ha definito Vasco la sua versione dei fatti. Un racconto onesto e sincero, tra pubblico e privato, tra la carriera artistica e il percorso di vita, dall’inizio a oggi.
A proposito della canzone, Vasco ha affermato: “È un viaggio all’interno di sè stessi alla ricerca di un “sè” che non esiste, ma è solo un illusione.. Tutto cambia tutto si trasforma, anche noi siamo “un processo” sempre in divenire, come tutto nell’universo. È Una canzone sulla condizione umana. Alla continua ricerca di un “centro di gravità permanente” che non può esistere e di un senso che non sempre c’è.” un viaggio all’interno di sè stessi alla ricerca di un “sè” che non esiste, ma è solo un illusione.. Tutto cambia tutto si trasforma, anche noi siamo “un processo” sempre in divenire, come tutto nell’universo. È Una canzone sulla condizione umana. Alla continua ricerca di un “centro di gravità permanente” che non può esistere e di un senso che non sempre c’è.”
Nella canzone c’è una frase chiave: “Prendimi la mano e raccontami che niente è impossibile”. Vasco aggiunge: ““Tutti gli artisti fanno questo – spiega ancora Vasco – ti prendono la mano e ti portano in un mondo altro facendoti credere che niente è impossibile”.
L’elogio dell’arte che regala l’illusione di credere. Anche solo con una canzone la mente può scacciare via tutti i pensieri e portarti là dove tutto è possibile.