Sorpresa una banda che faceva truffe sulle assicurazioni. I carabinieri hanno disposto, sotto richiesta della procura della repubblica, le misure cautelari per sette indagati di associazione per delinquere finalizzata alle truffe assicurazione, ricorso a falsi certificati medici, riciclaggio, indebita percezione del reddito di cittadinanza e furto aggravato. Trentacinque sono in tutto gli indagati, tra cui due avvocati e sei medici sono stati interdetti dalla professione a causa del loro coinvolgimento nel giro criminale. Quattro arresti, uno in carcere gli altri e tre ai domiciliari, ventitré sono ancora in stato di libertà. Quattro dei sanitari sono in servizio all’Ospedale di Marcianise e a San Giovanni di Dio di Frattamaggiore mentre gli altri in centri diagnostici privati.
Nelle zone di Napoli, Aversa, Minturno, Melito, Curti, Piano di Sorrento e Servigliano in provincia di Fermo, secondo le indagini, simulavano falsi incidenti resi credibili grazie alla pubblicazione di falsi referti medici e inesistenti dichiarazioni di testimoni. La cifra sequestrata è di circa 117mila euro. Intanto continuano le indagini degli inquirenti.
Il sistema è ben preciso, prima deve avvenire l’incidente, individuati i proprietari dei mezzi e i testimoni A questo punto vengono avvisati i medici, per effettuare i finti controlli delle fratture e lesioni varie. Infine in tribunale gli avvocati addetti alla causa riportano testimonianze false di alcuni testimoni. Una volta che il processo è finito i soldi vengono ripartiti e prelevati dai conti correnti in maniera frazionata. Alcuni degli indagati percepivano indebitamente anche il reddito di cittadinanza, per una cifra oltre i 20 mila euro.