Nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alessandro Moggi:
“Napoli-Genoa? Io credo che il Napoli resti una buona squadra. Ci sono delle carenze oggettivamente a livello di organico e motivazioni. La vittoria dell’anno scorso può produrre una mancanza di stimoli nei giocatori che hanno portato un grande risultato l’anno scorso. Mazzarri avrà modo di ottenere un miglioramento in termini di risultati. I risultati portano lo stimolo a fare meglio. Partendo dal presupposto che il Napoli ha un ottimo organico complessivamente, quindi potrà dire la sua per il quarto posto.
Se Simeone si aspettava qualcosa di più in questa stagione? Questo è uno sport di squadra, se non rende in termini di risultato e di prestiazioni, questo incide anche nei singoli. Se andiamo a guardare il rendimento di Osimhen tra l’anno scorso e questo, la differenza c’è. Credo che l’obiettivo del Napoli debba essere quello di ritrovarsi come gruppo.
Retegui? Anche lo scorso anno aveva già grandi attenzioni su di lui. Il Genoa è stato molto abile a catturare la sua attenzione e a rappresentare quello che potesse essere lo step intermedio prima di approdare in un grande club con tutto il rispetto per il Genoa. È un finalizzatore puro, ha grande istinto per il gol, mi ricorda un po’ Bobo Vieri. Penso possa essere un grande bomber per la Nazionale italiana, oltre ad Immobile. Credo si possa prefigurare una carriera importantissima.
Il nome di Gilardino accostato al Napoli del futuro? Gilardino è totalmente concentrato sui risultati del Genoa di questa stagione. Bisogna raggiungere l’obiettivo principale della salvezza. Lui è concentratissimo su questo risultato. Mi sembra che possa avere delle caratteristiche di Allegri e Antonio Conte, senza fare paragoni. Credo sia un allenatore moderno e molto intelligente. Credo che anche lui possa avere un’ottima carriera.
Napoli-Genoa? Le partite semplici in Italia non esistono, basta vedere Juventus-Udinese dell’ultimo turno. Non esiste una partita scontata dall’inizio. Già per il Genoa il 12º posto rappresenta un obiettivo importante ad oggi. È importante sottolineare che il Genoa sia una squadra neopromossa e questo è merito dell’allenatore e della società.
La sana competizione tra Simeone e Osimhen? Quando si vince c’è un mix un po’ di tutto, dal gruppo alla qualità del gruppo, agli undici di grandissimo livello e nel caso del Napoli anche i cosiddetti rincalzi che si sono dimostrati dello stesso valore. Ci può stare che l’anno successivo allo scudetto sia complicato, ricordo dopo lo scudetto del 1990, dove non rese la squadra. Mazzarri è un ottimo interprete come leader del gruppo. Probabilmente manca ancora qualcosa, ma sono i risultati che secondo me piano piano arriveranno col gruppo ricostituito per intero e riporteranno stimoli. Ritornando alla sana competizione, quella resta sempre. È uno sport di squadra e se la squadra non rende come collettivo, neanche i singoli possono. Sono fiducioso per il proseguio della stagione”.