Il Napoli ad oggi è la grande protagonista del campionato italiano. La squadra di Antonio Conte dopo una partenza disastrosa nella prima gara di campionato è reduce da numerosi successi che sono stati decisivi per la conquista del primo posto in classifica. C’è un dubbio che emerge, però, tra molti dei tifosi partenopei: il Napoli è davvero una squadra che può lottare per lo scudetto? Riuscirà a fronteggiare le rivalità di Inter e Juventus? La rosa è davvero competitiva?
Nicola Amoruso, ex giocatore e centrocampista del Napoli, ha risposto alle nostre domande sulla stagione degli azzurri e sul lavoro di Antonio Conte alla corte di Aurelio De Laurentiis:
Amoruso, che cosa ne pensi di Antonio Conte? Secondo te che cosa lo contraddistingue dagli altri allenatori?
«Antonio Conte ama vincere e odia arrivare secondo. La mentalità vincente è nel suo DNA. Al Napoli è arrivato per vincere, mica per giocare stagioni di transizione. Lui ha una grandissima capacità di trasferire le sue idee ai giocatori ed è molto attento ai dettagli. Non ha bisogno dell’aiuto di altri, lui sa costruire da solo un team all’interno dello spogliatoio».
Cosa ti ha stupito di più quando eravate compagni di squadra?
«Lui è sempre stato molto professionale, sin da quando eravamo compagni di squadra. Nello spogliatoio non era uno che parlava molto ad essere sincero, ma quando lo faceva era difficile non ascoltarlo».
Pensi davvero che il Napoli con Conte in panchina possa tornare a vincere?
«Il Napoli andrà fino in fondo in campionato, ne sono sicuro. La squadra sta assumendo sempre di più il carattere e la mentalità dell’allenatore. È aggressiva e sa sempre quello che deve fare, anche nei momenti in cui deve soffrire in campo. Vi avverto: non avete visto ancora nulla! La squadra deve ancora maturare del tutto e partita dopo partita si vedrà sempre di più il Napoli di Conte. Sono sicuro che i tifosi partenopei si renderanno conto sempre di più di cosa è capace questo allenatore e l’entusiasmo crescerà sempre di più. Ci sono tutti gli elementi affinché il Napoli torni a risplendere dopo una stagione deludente».
Il Napoli ha qualche vantaggio in più rispetto alle sue rivali per lo scudetto?
«Per il Napoli sarà una stagione particolare. Non deve giocare le coppe e ha l’opportunità di potersi concentrare solo sul campionato. Antonio Conte stagioni così non le sbaglia, lo ha dimostrato in particolare nella prima stagione in cui approdò alla Juventus come allenatore. Ma c’è una differenza sostanziale: la rosa del Napoli di quest’anno è più forte della Juventus della stagione 2011-12. Dopo di che, Antonio dovunque allena, soprattutto dove c’è da ricostruire, partendo dal basso riesce ad ottenere il massimo da tutti sia fuori che dentro al campo».
Come mi spieghi allora quella partenza disastrosa contro il Verona?
«La sconfitta contro il Verona è stata salutare per la squadra e per tutto l’ambiente azzurro. In quel momento sarà salita la tensione nel gruppo e tutti avranno fatto tesoro di cosa hanno imparato dalla sconfitta».
Ci può raccontare qualcosa sulla tua esperienza a Napoli e sul tuo rapporto con questa città?
«La mia esperienza al Napoli non è stata del tutto positiva. Quell’anno è stata un’annata deludente per gli azzurri. Giocare allo Stadio Maradona, però, è sempre speciale. Tra i colori e l’affetto di quella gente c’è sempre qualcosa di particolare».
Infine, Il Napoli può vincere lo scudetto e chi saranno le sue rivali?
«Il Napoli, per me, è la favorita per lo scudetto, ma ci sono anche Juventus e Inter che possono insidiare la corsa allo scudetto. Napoli, Inter e Juventus, in generale, sono le favorite per la vittoria del campionato».