L’orsa JJ4 che ha ucciso Andrea Papi, 26 anni, mentre stava facendo una seduta di allenamento sui sentieri del monte Peller è stata catturata stanotte e trasferita al centro di recupero fauna alpina Casteller di Trento. Su di lei pende un’ordinanza di abbattimento per il momento sospesa.
L’orsa JJ4, catturata nella notte perché responsabile dell’aggressione che ha ucciso Andrea Papi di 26 anni mentre faceva una seduta di running sul monte Peller, ha 17 anni. Il plantigrado è figlia di Joze e Jurka, i capostipiti degli orsi portati dalla Slovenia in Trentino oltre vent’anni fa, all’esordio del progetto di ripopolamento ‘Life Ursus’.
Il piano prevedeva il reinserimento di circa 50 plantigradi: oggi, stando all’ultimo censimento del Servizio grandi carnivori della Provincia, sarebbero un centinaio. “Troppi per il territorio trentino, serve un trasferimento in altre zone europee o italiane per motivi di sostenibilità” ha proposto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.
Andrea Papi, ucciso dall’attacco di un’orsa: catturata stanotte JJ4 ma l’ordinanza di abbattimento per ora è sospesa
A quanto si apprende, il plantigrado, su cui pende un’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia per ora sospesa dal Tar, è stato catturato da un’apposita squadra del Corpo forestale. Questa mattina, alle ore 10 nel Palazzo della Provincia autonoma, a Trento, il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore Giulia Zanotelli faranno il punto sul tema.
Andrea Papi si trovava a poca distanza da casa sua quando ha incontrato l’orsa JJ4. Il ragazzo è stato ritrovato senza vita con gravi ferite compatibili con l’attacco di un orso. Il pool di genetisti è riuscito a risalire all’esemplare JJ4, un’orsa che già nel 2020 aveva attaccato un padre e un figlio nel corso di una battuta di caccia.
La morte di Andrea Papi ha sollevato molte polemiche nei confronti della gestione dell’Amministrazione del progetto Life Ursus di reintegrazione dell’orso in Trentino. Con una popolazione che sfiora il centinaio di esemplari, in una zona boschiva che però è abbastanza densamente popolata, la tragedia per molti era ormai inevitabile. Dopo l’incidente del 2020, all’esemplare JJ4 era stato apposto un radiocollare che, però, risulta scarico.
Come riportato da La Repubblica, la provincia potrebbe essere disposta a trasferire l’orsa JJ4 in un altro territorio, a spese del Paese che si dovesse dichiarare disponibile ad accoglierla.