Napoli senza respiro. Per gli azzurri è già vigilia di campionato. Domani c’è l’Empoli al Maradona. Dove i partenopei proveranno a conquistare il decimo successo consecutivo dopo quello di sabato a Bergamo contro l’Atalanta. Una vittoria meritata. Ottenuta in rimonta grazie a uno strepitoso Osimhen, sicuramente il migliore in campo, al di là del gol e dell’assist firmati.
Il bomber mascherato si è rivelato ancora una volta decisivo per Spalletti. Che contro la squadra di Gasperini schiera Meret tra i pali; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus e Olivera in difesa; Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo; e in attacco, accanto al nigeriano, Lozano a destra e, a sorpresa, Elmas a sinistra al posto dell’infortunato Kvaratskhelia. Che il macedone non fa rimpiangere.
Cambiano gli interpreti, insomma, ma non cambia lo spartito. Come sempre. L’Atalanta è però un osso duro e in avvio il Napoli non riesce a imporre il suo gioco. Soffre il pressing forsennato dei padroni di casa, che al 19’ vanno in vantaggio con Lookman. Bravo a trasformare un rigore per fallo di mano di Osimhen, decretato da Mariani dopo essere stato richiamato al Var da Irrati.
L’1-0 non demoralizza gli azzurri. Anzi, li carica. E quattro minuti più tardi, su corner di Zielinski dalla sinistra, il nigeriano si fa perdonare saltando più in alto di tutti e insaccando la palla di testa per l’1-1. Per il bomber è l’ottavo gol in campionato, che gli dà il primo posto nella classifica marcatori.
L’Atalanta prova a reagire, ma in questa fase della partita i partenopei sono incontenibili e al 35’ raddoppiano. Osimhen ingaggia un duello sulla trequarti con Demiral, gli strappa la sfera e la serve in area a Elmas, che stoppa con il sinistro e con lo stesso piede batte a rete, fissando il risultato sul definitivo 2-1. Un risultato che consente al Napoli di conquistare tre punti preziosissimi e di raggiungere quota 35, consolidando il primato.
Ora, nel mirino di Spalletti ci sono l’Empoli, domani alle 18:30, e poi l’Udinese, sabato 12 novembre alle 15, sempre al Maradona, prima della lunga sosta per i Mondiali.