Si infittisce il mistero della scomparsa della bambina di 5 anni di origine peruviana dall’hotel Astor, a Firenze, nel quartiere Novoli. Spunta un testimone che potrebbe aver assistito alla scena del rapimento. Ai pubblici ministeri Christin Von Borries e Giuseppe Ledda avrebbe raccontato: “L’ho vista trascinare via con la forza oltre il cortile“.
Firenze, scompare bambina di 5 anni. Il testimone: “Un uomo l’ha portata via”
Secondo il testimone, che potrebbe essere un passante o un vicino, la bambina sarebbe stata portata via da un uomo nel primo pomeriggio, intorno alle 15:30. L’orario combacia col momento della scomparsa della piccola Kataleya. La bambina è stata ripresa dalle videocamere di sorveglianza più o meno a quell’ora, intenta ad affacciarsi proprio oltre il cortile. La piccola sarebbe stata trascinata verso il palazzo a fianco.
Le forze dell’ordine hanno perquisito il palazzo vicino, ma purtroppo l’operazione ha dato esito negativo. L’hotel Astor è stato anche esaminato con l’ausilio dei cani molecolari, ma della bambina ancora nessuna traccia. Sono stati setacciati appartamenti, garage e cantine. Spuntano inoltre, come riportato da La Stampa, nuovi dettagli riguardo il possibile movente alla base del rapimento.
Potrebbe trattarsi di una vendetta in seguito alla violenza sessuale subita da un’adolescente di origine peruviana lo scorso febbraio. Per gli investigatori, il rapimento della bambina di 5 anni andrebbe inquadrato nelle rivalità tra le bande residenti nella zona e potrebbe anche avere scopo di estorsione.
La famiglia della piccola è in preda all’angoscia ma sostiene di non aver perso le speranze. La madre della bambina è ancora in ospedale dopo aver ingerito una piccola quantità di candeggina, ma non è in pericolo di vita. Anche il padre di Kataleya ha tentato il suicidio in carcere. Il giudice ha, però, disposto la scarcerazione di Miguel Angel Romero Chiccllo, padre della piccola Kataleya. L’uomo si trovava in custodia cautelare nel carcere fiorentino di Sollicciano dopo una condanna in primo grado per furto. Il tribunale ieri sera ha attenuato la misura cautelare, applicandogli l’obbligo di firma.