Lo scorso 23 maggio una bambina di 10 anni fu coinvolta in una sparatoria nei pressi di un bar a Sant’Anastasia mentre mangiava un gelato coi genitori e il fratello. La piccola ha dovuto sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico per poi essere dimessa.
Feriti meno gravemente anche i genitori, in quella che sarebbe potuta in pochi attimi diventare una strage. Una dimostrazione di potere, una dozzina di colpi di mitra sparati in un luogo molto affollato ad altezza uomo, in piazza Cattaneo.
I genitori della piccola hanno respinto l’offerta di risarcimento del danno da parte di uno dei due indagati. La famiglia del ragazzo di 17 anni, indagato con un 19enne per quanto accaduto, ha offerto 5mila euro di risarcimento. Un’offerta considerata come una beffa, che resta lettera morta.
I due giovanissimi, 17 e 19 anni, furono incastrati dalle videocamere di sorveglianza della zona. Gli arresti sono stati confermati, ma la battaglia legale non sembrerebbe affatto conclusa, anzi. Il 17enne ha prima avanzato l’offerta di risarcimento e poi ha scritto una lettera di scuse. Ancora da chiarire come i due giovani si siano procurati delle armi da guerra e se, dietro il terribile gesto, ci siano altri mandanti.