La mattina del 27 maggio anche il 19enne Emanuele Civita, fermato per la sparatoria a Sant’Anastasia, è apparso davanti al gip per l’udienza di convalida del fermo. Il 19enne è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio aggravato e detenzione e uso di arma da fuoco.
Sparatoria a Sant’Anastasia, convalidato il fermo per il 19enne: riconosciute le aggravanti di premeditazione e quella mafiosa
Come il 17enne, anch’esso fermato per la sparatoria a Sant’Anastasia, anche Emanuele Civita si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il fermo è stato convalidato: il 19enne resta in carcere. Riconosciute le aggravanti di premeditazione e anche quella mafiosa.
I due giovanissimi, 17 e 19 anni, sono stati individuati poche ore dopo la sparatoria avvenuta intorno alle 23 a Sant’Anastasia nella quale è stata ferita accidentalmente una famiglia. Feriti non gravemente la madre, all’addome, e il padre, alla mano; la bambina di 10 anni è stata invece ferita allo zigomo e, solo per un fortuito caso, il frammento di proiettile non ha attraversato il cranio della bambina.
La piccola, dopo essere stata sottoposta a due interventi chirurgici, non è in pericolo di vita ma la sua prognosi resta riservata. Le forze dell’ordine hanno acquisito i filmati di videosorveglianza della zona ed ascoltato le testimonianze degli avventori del bar.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti fino ad ora, i due erano stati allontanati dal bar a Sant’Anastasia per un diverbio con alcuni giovani. All’interno del bar, tra l’latro, si stava svolgendo una festa con molti minori presenti. Per vendetta, i due sarebbero ritornati poco dopo armati di revolver e mitraglietta da guerra sfilando con le armi prima di sparare almeno dieci colpi.