Ventidue persone sono state arrestate a Napoli dagli agenti della squadra mobile diretta da Giovanni Leuci e dai carabinieri del comando provinciale agli ordini del generale Enrico Scandone in un blitz scaturito da un’inchiesta sulle attività illecite dei clan camorristici operanti nel centro antico della città e nella zona delle Case nuove.
Al centro dell’inchiesta le dichiarazioni di Salvatore Giuliano, arrestato per estorsione nel 2022 e poi diventato un collaboratore di giustizia, che ha consentito agli inquirenti di fare luce sugli sforzi profusi dallo stesso pentito per ricostruire lo storico clan Giuliano e controllare i territori di Forcella, della Maddalena e dei Tribunali dopo la lunga detenzione per l’omicidio di Annalisa Durante.
Il gruppo, emerge dalle indagini, aveva stretto alleanza con la paranza di San Gaetano, egemone nella zona di piazza San Gaetano, e con il gruppo Caldarelli delle Case nuove, entrambi diretta emanazione della potente cosca dei Mazzarella.
Le ventidue persone colpite dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere (diciassette in carcere e cinque ai domiciliari) sono accusate a vario titolo dei reati di associazione di stampo camorristico, tentato omicidio, lesioni, rapina, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso.