Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo decreto sui Campi flegrei dopo quello approvato a ottobre, che introdusse il rischio terremoti legato al bradisismo. Per l’edilizia pubblica vengono stanziati 442 milioni, di cui 20 per le scuole. Altri 20 milioni sono invece destinati all’edilizia privata, ma di questi nemmeno un euro andrà ai proprietari di case abusive e seconde case: ci tenuto a precisarlo il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, secondo cui “il governo sta dando più di quanto non avesse il dovere di dare”. Mentre al termine della riunione del Cdm il ministro per il Sud Raffaele Fitto ha voluto sottolineare che 200 milioni arrivano dal Fondo di sviluppo e coesione nazionale.
Il decreto prevede anche contributi per gli sfollati costretti a lasciare le case dichiarate inagibili a causa delle scosse: costoro potranno usufruire di un contribuito da 400 a 900 euro al mese, suscettibile di integrazione. Come preannunciato dopo la forte scossa del 20 maggio, scatta inoltre il divieto di realizzare nuove abitazioni civili; mentre sarà possibile realizzare stabilimenti, opifici e luoghi di lavoro.
La gestione degli interventi sarà affidata a un commissario straordinario che sarà nominato con decreto su proposta dello stesso Musumeci entro 15 giorni. Tra i vari nomi circolati finora c’è quello del prefetto di Napoli, Michele Di Bari.
“I Campi Flegrei sono uno dei vulcani più pericolosi e complessi al mondo. Emergono gravissime responsabilità, remote e meno remote, omissive e commissive, che coinvolgono tutti gli enti, a cominciare dalla Regione e dai Comuni interessati, Napoli, Pozzuoli e Bacoli. È stato autorizzato uno sviluppo urbanistico irragionevole, caotico e disordinato, non si è mai tenuto conto degli incombenti pericoli in quell’area. Chi doveva vigilare non lo ha fatto”, ha detto il ministro.