Sono due giovani napoletani incensurati gli autori del tiro al bersaglio contro gli autobus di linea dell’Anm. Sono stati identificati e rintracciati dalla polizia, cui hanno detto che la loro è stata soltanto una bravata. Bravata che alla municipalizzata del trasporto su ferro e gomma ha provocato danni per oltre diecimila di euro e che poteva costare caro anche al personale di bordo e ai passeggeri dei pullman, soltanto per miracolo usciti illesi dagli attentati ai mezzi consumati tra l’altra notte e il pomeriggio di ieri. Meno di ventiquattro ore in cui i due “intelligentoni” hanno preso di mira ben undici bus in servizio, raggiunti da una pioggia di piombini esplosi con una pistola ad aria compressa. Pistola che è stata ritrovata dagli agenti nell’auto sulla quale viaggiavano i due incensurati di 28 e 34 anni, la stessa utilizzata per i raid, una Fiat Punto con targa polacca, riconosciuta e descritta con dovizia di particolari dagli autisti dei mezzi danneggiati. I colpevoli sono stati scoperti dagli uomini dell’ufficio prevenzione generale e della squadra mobile che li hanno rintracciati nella zona del Museo nazionale grazie anche alle telecamere di sorveglianza. In auto, oltre alla pistola, avevano anche un barattolo con 900 piombini e uno sfollagente di di acciaio. “Un sentito ringraziamento alle forze di polizia che, nell’arco di poche ore, sono riuscite ad individuare e fermare i responsabili degli atti vandalici compiuti nei confronti dei mezzi Anm”, è stato espresso dal sindaco Gaetano Manfredi, che parla di “episodi di una gravità assoluta. Siamo vicini ai lavoratori di Anm e tuteliamo i diritti loro e degli utenti – ha sottolineato il primo cittadino – La Napoli delle regole e del vivere civile non arretra dinanzi ad atti illegali di alcun tipo. La riunione di ieri al Viminale conferma la stretta collaborazione istituzionale sul tema sicurezza: abbiamo chiesto e ottenuto più agenti in strada e nuove modalità operative di controllo. A noi il compito di intensificare il lavoro sul territorio per educare le giovani generazioni e valorizzare la rete dell’associazionismo”, ha concluso Manfredi.