La terza sezione penale del tribunale di Napoli, presidente Miranda, ha condannato a cinque anni e quattro mesi Gennaro Vitrone, e Patrizio Bosti, accusato di favoreggiamento e minacce. Il primo in sella a una moto viaggiava a folle velocità tra i vicoli dei Decumani a Napoli. Il mezzo investì i tavolini esterni di un locale, prendendo in pieno una donna, moglie del titolare del ristorante Cala la Pasta, e un turista argentino. Patrizio Bosti, invece, elemento di spicco della criminalità organizzata spese il suo nome per indurre il titolare del ristorante, la cui moglie restò in coma e in prognosi riservata a lungo, a non parlare con le forze dell’ordine.
Dopo l’impatto, la fuga del motociclista, che poi era tornato accompagnato da altre persone per riprendere la due ruote, minacciando il titolare del negozio ed i turisti presenti perchè non denunciassero. Prima di andare, scagliarono anche sedie e tavolini contro i presenti per ‘indurli’ al silenzio.
Ma il ristoratore ha denunciato, nonostante subisse altre minacce dai clan. Adesso c’è la sentenza per due dei quattro componenti del gruppo che quel giorno si muoveva in scooter tra i vicoli probabilmente per organizzare una sparatoria.