Il leader di Azione Carlo Calenda, in un’intervista a ‘Repubblica’, parla della sua distanza dal Pd di Elly Schlein ma della necessità di lavorare insieme su lavoro e sviluppo. Spiega: “Con la segreteria Schlein sono più le cose che ci dividono da quelle che ci uniscono, ma al Pd dico che si può lavorare insieme su lavoro e sviluppo“.
Aggiunge che avrebbe preferito Stefano Bonaccini alla guida del Pd ma “ciò non significa che non si possa provare a fare cose positive per il Paese nel merito di alcune proposte”. “Non ero tra quelli che pensava che Schlein avrebbe salvato il mondo, così come oggi non penso affatto che sia in crisi solo perché ha perso gli ultimi ballottaggi. Sta facendo il suo tirocinio da segretario del Pd“, aggiunge.
“Propongo una grande battaglia sul merito dei provvedimenti. Cose concrete, che interessano ai cittadini, come un reddito decoroso, piuttosto che dilaniarci sul fatto che il decreto sui controlli della Corte dei Conti trasformi il nostro in un Paese orbaniano“. Sul salario minimo, sostiene, la nostra proposta di “retribuzione minima contrattuale” a nove euro l’ora “verrebbe recepita, nel tempo di un anno, nei contratti collettivi nazionali per contrastare i contratti pirata“: il Pd “cofirmi il disegno di legge“.
“Facciamo una battaglia di merito“. Sullo sviluppo la proposta è “utilizzare i soldi del Pnrr per finanziare progetti d’impresa 4.0, allargandoli ai beni energetici e ambientali“.