Un milione di euro per il gas consumato a luglio. Dovrà sborsarlo La Fiammante, ennesima vittima eccellente del caro energia, che ha fatto schizzare alle stelle il costo di tanti beni di consumo, anche di prima necessità come le conserve di pomodoro, core business della nota azienda partenopoea. Che già preannuncia un’inevitabile aumento dei prezzi al dettaglio. “Sarà del 75 per cento circa”, spiega l’amministratore delegato Francesco Franzese, intervistato durante il programma The Anchorman Show di Salvatore Calise, in onda ogni mattina a partire dalle 10 sull’intera piattaforma di Crc (Fm 100.5, canale 188 digitale terrestre, Dab, app Play). Una decisione dolorosa ma inevitabile per Franzese, che punta il dito contro i politici italiani: “Litigano per una poltrona in Parlamento, lasciando gli imprenditori soli in questa giungla energetica”.
L’ad della storica azienda napoletana ha affidato la sua denuncia anche alle pagine social e ha riscosso una valanga di reazioni positive: like, commenti, condivisioni. Solidarietà da tutta Italia. Che però non è bastata a stemperare l’indignazione del manager. “A luglio dello scorso anno la fornitura di gas ci è costata 120mila euro per l’intero mese, quest’anno 978mila euro per soli quindici giorni”, osserva Franzese, che si domanda “se non avesse fatto meglio a chiudere la fabbrica e ad andare al mare”. Una chiara provocazione, che tradisce il profondo disagio che tante imprese campane come La Fiammante stanno vivendo da quando è iniziato il caro-energia provocato dalla criminale invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe. “Andare avanti è sempre più difficile”, assicura il manager partenopeo, che chiede ai politici di “fare subito qualcosa per ridurre la dipendenza energetica dell’Italia dagli altri Paesi”. Nel frattempo, come dice il vecchio adagio, “o bere o affogare”: a rate o in un’unica soluzione, la bolletta va pagata.