Denise Galatà, studentessa di 19 anni, era andata in gita con la scuola al fiume Lao, sul Pollino, per fare rafting. Quello che però sarebbe dovuto essere un bel ricordo di scuola, si è presto trasformato in una tragedia. Denise martedì cade nell’acqua e scompare: dopo ore disperate di ricerche, è stata ritrovata senza vita nel pomeriggio di ieri.
Denise Galatà, morta in gita nel fiume: ascoltati amici e professori
Dopo ore di ricerche, il corpo della giovane è stato ritrovato senza vita grazie al lavoro incessante dei soccorritori. I sommozzatori e i vigili del fuoco l’hanno rinvenuta a poca distanza dal luogo in cui il gommone si è capovolto. I suoi compagni di classe si sono messi in salvo in fretta, ma Denise non sarebbe riuscita a riemergere, morendo annegata.
Per la morte di Denise è stata avviata un’inchiesta: le indagini sono in corso per ricostruire l’incidente che ha portato alla morte della giovane in gita e per accertare eventuali responsabilità. La salma di Denise è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il sostituto procuratore Simona Manera ha disposto l’autopsia. Solo successivamente, il corpo sarà restituito alla famiglia per lo svolgimento delle esequie.
La Compagnia di Castrovillari, con il supporto del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza ha già ascoltato nelle scorse ore i professori e i compagni di classe di Denise. Secondo quanto ricostruito finora, il fiume non era in condizioni tali da destare preoccupazioni. Per il momento, non risulterebbe alcuna negligenza da parte degli organizzatori della gita e dei gestori del rafting.