Uno dei cartelli della droga più potenti al mondo è stato smantellato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Le manette sono scattate ai polsi di 28 persone coinvolte a vario titolo nel traffico internazionale, gestito, secondo gli inquirenti, principalmente da Raffaele Imperiale, originario di Castellammare di Stabia, arrestato nell’agosto 2021 a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
Nello stesso Paese aveva trascorso una parte della sua ventennale latitanza Bruno Carbone, il narcos catturato a marzo in Siria da una milizia armata una volta vicina ad Al Qaida e poi consegnato alle autorità della Turchia, da dove è stato poi estradato in Italia. Secondo gli investigatori, Imperiale e Carbone erano amici e soci in affari. Affari milionari, che consentivano al boss stabiese di condurre uno stile di vita da nababbo.
L’organizzazione acquistava dal Centro e Sud America gli stupefacenti, soprattutto cocaina, che all’interno di container che trasportavano frutta venivano introdotti in Europa. Qui, poi, camioninisti compiacenti prendevano in carico la roba e la trasportavano in depositi disseminati tra Calabria, Campania, Lazio ed Emilia Romagna.