Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto l’ex deputato del PD Emanuele Fiano.
Di seguito le sue parole:
«”Sinistra per Israele. Due popoli, due stati” è un’associazione antica che esiste da cinquantotto anni e nasce nel 1967 all’indomani della guerra dei Sei Giorni. L’associazione ha lo scopo, riprendendo il desiderio di ex dirigenti e militanti del Partito Comunista e Socialista Italiano, di recuperare e restaurare i rapporti tra la sinistra storica italiana e la sinistra israeliana.
L’associazione nacque in seguito al cambio di schieramento da parte dell’Unione Sovietica che, fino allo scoppio della Guerra dei sei giorni, aveva appoggiato e votato in favore al progetto di costituzione dello stato d’Israele. Nel corso del conflitto del 1967 l’URSS, per motivi macro politici, scelse di appoggiare Egitto e Siria nello sforzo di sottomettere e sconfiggere Israele.
A causa della decisione dell’ex Stato Comunista, il Partito Comunista Italiano e tutti i partiti comunisti europei sospesero i loro rapporti con lo stato ebraico. Per alcuni ex dirigenti e militanti dei partiti di sinistra italiani, questa situazione diventò insopportabile. Così, da questa premessa, nacque l’associazione “Sinistra per Israele” che ha l’obiettivo di perseguire la pace e di riallacciare i rapporti con Israele.
Negli ultimi due anni di guerra c’è stata una ripresa del nostro lavoro, abbiamo ampliato il nostro numero di attività e di iscritti che ad oggi ammonta a circa duemila persone in tutta Italia, non tutti ebrei. Siamo tutti elettori o appartenenti ai partiti di sinistra. Nell’esecutivo di tredici persone, gli ebrei sono circa quattro.
Episodio a Venezia? Sono stato invitato dall’associazione futura studentesca dell’Università Ca’ Foscari a presenziare ad un’iniziativa intitolata “Voce per la pace. Due popoli, due stati” insieme al Professore Antonio Calò.
Il giorno precedente a quello dell’evento, un gruppo giovanile della “Federazione dei giovani comunisti” aveva pubblicato un post sui social dove chiamavano a raccolta tutti i manifestanti per riunirsi, manifestare e impedire che i sionisti potessero entrare e parlare all’Università.
Così, gli organizzatori dell’evento, comprendendo i pericoli derivanti da questa situazione, hanno scelto una nuova sede come luogo dell’evento. Questa scelta è stata inutile. Nel corso della discussione dove io stavo solo rispondendo alle domande della moderatrice sono entrati in aula un gruppo di giovani dotati megafono e striscioni.
Per tutta la durata dell’intervento hanno fatto rumore per impedire che io terminassi tanto che all’inizio il portavoce di questo gruppo ha preso il microfono e ha letto il proclama che avevano scritto. Purtroppo la situazione è durata fino alle ore 19.00, orario di chiusura dell’Università, nonostante il responsabile dell’evento gli abbia intimato di stare in silenzio dopo aver parlato, e gli inservienti hanno invitato tutti ad uscire, tra cui il sottoscritto.
Questo gruppo giovanile appartiene al Partito Comunista fondato da Marco Rizzo che, in seguito, è diventato di estrema destra ed ha fondato il nuovo partito di “Sovranità Popolare”, hanno avuto solo il 6 % del totale dei voti degli studenti universitari. Invece, l’associazione studentesca che mi ha invitato all’evento è un gruppo politico di giovani indipendente, progressista e di sinistra non connessi ad alcun partito politico che vantano il 56% dell’elettorato dell’Università.
Parlerò con i comunisti in futuro? Dipende se la definizione che danno di se stessi corrisponda alla realtà. Ho utilizzato il termine “fascismo” poiché rappresenta nella definizione che si è utilizzata dal novecento l’emblema dei sistemi dittatoriali e totalitari dove vengono impedite le libertà altrui. Dopo di che, non è esistito solo il fascismo italiano, ma anche il nazismo tedesco e il comunismo sovietico che sono rappresentativi comunque di sistema liberticidi.
Io ho anche provato a scambiare in maniera calma qualche parola con il portavoce di questi giovani, alcuni pareri e opinioni avverse, ma comunque abbiamo discusso tranquillamente. Dopo un po’, è stato accerchiato da altri manifestanti e mi è stato detto: “A noi di quello che hai da dire non ci interessa nulla, semplicemente non devi parlare e non devi entrare all’università”. Al che, io ho risposto: “Tu sei tecnicamente un fascista”.
La mia famiglia era composta da undici membri che nel corso delle deportazioni nel 1944 furono arrestati dai fascisti italiani e consegnate alle SS per essere deportati nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Solo mio padre è tornato vivo. Tutti morirono ad Auschwitz e Birkenau.
Mio padre e mia madre, a causa delle leggi razziali introdotte da Mussolini nel 1938, furono anche cacciati fisicamente dalle scuole. Quando quel ragazzo mi ha detto: “Tu qui non puoi stare”, mi è venuta in mente la scena in cui mio padre fu cacciato fisicamente dalla preside della sua scuola
Parole di Orsini? Io non sono d’accordo con la sua spiegazione. Io vorrei solamente che lui portasse in tribunale un episodio in cui io ho chiuso la bocca a lui. Dopo di questo, potrà dire che ho provato sulla sua pelle quello che io ho causato a lui. Altrimenti, la sua è solo una dichiarazione mendace.
Quello che è successo a Venezia non ha niente a che vedere con quello che è successo a Orsini, lui ha diritto ad esprimere le sue idee ed io ho diritto a criticare. Se vuole continuare questa storia portasse i fogli in tribunale.
In Italia viviamo in una democrazia prima di tutto, dopo di che ci sono degli estremisti che abbiamo visto nel corso di alcune manifestazioni. Queste persone sono semplicemente fuori dalla storia.
Eventi a Predappio? Sono persone fuori dalla storia così come quelli che sono apparsi di fronte alla sede centrale dell’organizzazione giovanile di Fratelli D’Italia a Padova dove hanno inscenato cori in favore del Duce. Così come è fuori dalla storia e in ritardo chi espone la falce e il martello. Ognuno esprime i simboli che vuole, tra l’altro in Italia c’è una norma che impedisce la ricostituzione del partito fascista.
La riforma della giustizia è sostanzialmente inutile. Quello che serve alla magistratura sono investimenti, cancellieri, concorsi e magistrati per aumentare la loro efficacia nei confronti del cittadino che vuol dire sentenze più celeri e più giuste.
Dopo di che, si vuole ridurre il potere di indipendenza della parte inquirente, dividendo i due csm in un disegno che vuole arrivare come negli altri stati come gli Stati Uniti ad imprimere un’influenza diretta del potere politico sul potere auto governativo della magistratura. Questo disegno è contrario allo spirito della nostra costituzione.
Giorgia Meloni appoggia Netanyahu? Vero, ma fino ad un certo punto. Nelle ultime dichiarazioni la Presidente del Consiglio ha dichiarato che la risposta di Israele agli attacchi dei 7 ottobre di Hamas ha superato ogni limite di proporzionalità»
