La situazione d’emergenza in Emilia Romagna resta tuttora molto delicata e il maltempo continua a mietere vittime. È di tre morti e almeno 4 dispersi il bilancio temporaneo e in aggiornamento delle esondazioni causate dalle forti piogge che da lunedì si stanno abbattendo sull’Emilia-Romagna, in particolare tra Forlì e Cesena. Sarebbero almeno 900 i cittadini sfollati dalle proprie abitazioni.
Le immagini di quartieri sommersi e persone che chiedono aiuto disperatamente hanno fatto velocemente il giro dei social. Una giovane donna di Faenza ha raccontato all’Ansa la notte da incubo: “Da quando hanno dato l’allarme, verso le 21, l’acqua è arrivata in dieci minuti. È salita fin quasi al primo piano in un attimo. Una mia vicina era sola in casa con quattro figli piccoli, chiamava i soccorsi e non arrivava nessuno. Siamo stati con loro tutta la notte, in pigiama. I bimbi piangevano. Un disastro“.
Emergenza in Emilia Romagna, 14 fiumi esondati: quartieri sommersi e difficoltà a chiamare i soccorsi
Sono almeno quattro le vittime del maltempo in Emilia Romagna. Nella serata di ieri nel quartiere Romiti a Forlì i vigili del fuoco hanno salvato una donna che chiedeva aiuto da un balcone, ma il marito è sato trovato senza vita. A Ronta di Cesena il corpo di un 70enne è stato ritrovato dai vigili del fuoco, la moglie risulta ancora dispersa. A Cesenatico, sul litorale di Zadina, un uomo è stato trovato morto. Altri quattro i dispersi, tutti nella provincia di Forlì-Cesena.
Intanto sono decine i fiumi che hanno tracimato o rotto gli argini, molte zone sono allagate, migliaia le persone evacuate. Molte strade non sono percorribili.
Grave la situazione a Faenza: manca l’energia elettrica in varie zone della città e molti hanno passato la notte dell’alluvione del Lamone cercando di illuminare con torce e candele. A causa delle forti piogge e dell’alluvione ci sono ancora problemi a comunicare e quindi a chiamare i soccorsi, con il campo dei telefoni cellulari spesso assente. Il quartiere sulla riva sinistra del Lamone è sommerso: i gommoni e le barche dei vigili e del fuoco sono gli unici mezzi che possono raggiungerle.
“La situazione dei corsi d’acqua è gravissima; 14 i fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco“. È quanto si legge in una nota della Regione Emilia Romagna.
La nota continua: “Allagamenti diffusi in 23 comuni, Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione“.
Resta altissima l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.