Venti miliardi di euro. E più. In soli dodici mesi. Tanto è costata alle micro e piccole imprese l’impennata del prezzo dell’energia elettrica. “Una stangata senza precedenti” la definisce Confartigianato. Che prevede una strage tra le cosiddette Mpi, se il Governo non interverrà subito a bloccare il salasso economico.
Secondo uno studio pubblicato dalla Confederazione, lo scotto più alto del caro energia lo ha finora pagato la Lombardia. Con 4.3 miliardi di euro in più sulla bolletta della luce tra settembre 2021 e agosto 2022 è prima nella speciale classifica delle regioni più colpite dall’escalation dei costi energetici. Seguono Veneto, seconda con 2.1 miliardi. Emilia Romagna, terza con 1.9 miliardi. Lazio, quarta con 1.7 miliardi. E Campania, in quinta posizione con una spesa pari a 1.6 miliardi in più in bolletta in un anno.
I rincari hanno interessato indistintamente tutti i settori. Ma hanno pesato maggiormente su comparti quali vetro, ceramica, cemento, carta, chimica, tessile e alimentare. Dove i casi di lockdown energetico si moltiplicano e molti imprenditori rischiano di non alzare più la saracinesca.
“La situazione è insostenibile”, accusa il presidente di Confartigianato Marco Granelli. Che invoca “interventi immediati. E altrettanto rapide riforme strutturali, per riportare i prezzi sotto controllo e scongiurare un’ecatombe. Per il numero uno dell’organizzazione, “vanno subito confermate e potenziate le misure già attuate dal Governo in carica”. Azzeramento degli oneri generali di sistema. Proroga del credito d’imposta per imprese non energivore e gasivore. Va inoltre fissato un tetto europeo al prezzo del gas e recuperato il gettito calcolato sugli extraprofitti. Vanno sostenuti gli investimenti in energie rinnovabili e diversificazione delle fonti di approvvigionamento. E, infine, va fatta una riforma della tassazione sull’energia, che oggi tocca il 51% della bolletta e penalizza proprio le micro e piccole imprese che consumano meno. Tutto, conclude Granelli, “in barba al principio che chi inquina paga”.