Salta la seduta del consiglio comunale di Napoli. Alla chiamata dell’appello hanno risposto in soli 13 consiglieri e pertanto la presidente del consiglio cittadino, Enza Amato, ha decretato l’impossibilità ad avviare i lavori.
In una nota i consiglieri di Forza Italia, Salvatore Guangi e Iris Savastano hanno affermato: “Per mancanza del numero legale, stamane non si è aperto il Consiglio comunale. La maggioranza forse è già in vacanza? E forse lo è anche l’assessore Cosenza visto che ai due question time ai quali stamattina avrebbe dovuto dare risposta non si è presentato. È un fatto gravissimo oltre che una mancanza di riguardo nei nostri confronti firmatari dei question time“.
Poi aggiungono: “L’assessore deve chiedere scusa agli abitanti di Secondigliano e precisamente agli abitanti del quartiere Perrone che da quattro mesi hanno un cedimento strutturale che obbliga le imprese commerciali presenti alla fame, così come deve le scuse anche agli abitanti di Barra che da anni vivono il disagio di attraversare il sottopasso della Circumvesuviana sempre allagato e in una situazione di indecenza. A loro anche oggi non si è dato risposta. I cittadini di Barra e Secondigliano dovranno aspettare il ritorno dalle vacanze della maggioranza e dell’assessore Cosenza“.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commentando il mancato avvio del Consiglio comunale per mancanza del numero legale: “Evidentemente il momento estivo ha portato un po’ di ritardo, se si fosse atteso 15 minuti avremmo raggiunto il numero legale“. Un Consiglio che prevedeva anche la discussione di un ordine del giorno, proposto da Forza Italia, per l’intitolazione di una piazza o una strada a Silvio Berlusconi.
“Da un punto di vista generale – ha detto Manfredi – ritengo che non possiamo porre il veto o meno su una personalità politica. Ci ricordiamo i tanti anni in cui si è discusso se si doveva intitolare o meno una strada a Craxi. Esiste una norma che prevede che debbano passare dieci anni dalla morte – ha sottolineato Manfredi – sarebbe dunque necessaria una deroga. Credo che far passare del tempo sia giusto perché aiuta a fare una scelta che può essere anche molto più consapevole“.