“Credo che dobbiamo mantenere oggi, a maggior ragione dopo questa sentenza del Consiglio di Stato, toni molto bassi. Noi siamo interessati a concludere l’iter amministrativo. Il Tar Campania ha detto che era doveroso per il governo concludere l’iter amministrativo” ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto ad un evento all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che impone al Ministero degli Affari Europei, delle Politiche di Coesione e del Pnrr, Raffaele Fitto, di stipulare entro 45 giorni l’accordo sui fondi di Coesione con la Campania.
“Il Consiglio di Stato ha ripetuto che è doveroso concludere l’iter amministrativo- ha aggiunto il presidente De Luca- cioè che un iter non può durare all’infinito e che ovviamente parliamo di risorse della Regione, quindi il piano va concordato con la Regione, anzi va fatto dalla Regione e il governo deve solo verificare che non ci siano contraddizioni rispetto al Pnrr. Quindi, oggi ci sono tutte le condizioni per lavorare con serietà e con concretezza, se si ha voglia di serietà o di concretezza, altrimenti noi siamo qui e godiamo di ottima salute”.
“C’è stato un pronunciamento molto importante dal Consiglio di Stato- ha continuato De Luca- credo che sia arrivato il momento per firmare questo accordo di Coesione che vale 6 miliardi di euro. È passato inutilmente già un anno, abbiamo perso anche troppo tempo. Non c’è nessun problema ora a stipulare questo accordo e andare avanti”.
De Luca, inoltre, ha concluso il suo intervento, commentando anche la reazione del ministro Fitto, secondo cui la sentenza del Consiglio di Stato cambierebbe di poco lo stato delle cose: “’È un ottimista il ministro, lasciamo perdere, pensiamo alle cose serie, pensiamo al lavoro che è stato impostato e pensiamo soprattutto alle migliaia di imprese, cittadini, mondo della cultura che sta aspettando da un anno che si sblocchino queste risorse che, lo ripeto per l’ennesima volta, appartengono alla Regione. Sono state distribuite a inizio agosto 2023 a tutte le regioni d’Italia”.