L’ex Direttore di Rai Tre, Franco Di Mare, ha rivelato di essere malato gravemente di un mesotelioma in stadio avanzato durante il programma di Fabio Fazio, “Che Tempo che fa”. Il giornalista napoletano, già direttore di Rai Tre e inviato di guerra per la Rai, ha presentato il suo libro “Le Parole per dirlo, la guerra fuori e dentro di noi”, un testo che ha scritto durante i mesi difficili in cui è stato in cura in ospedale, per raccontare la sofferenza che ha dovuto subire durante le cure a cui si è dovuto sottoporre.
Franco Di Mare è diventato un giornalista della Rai nel 1991 e dal 2020 ha ricoperto il ruolo di direttore di Rai Tre, diventando il protagonista di programmi come quelli di “Uno Mattina” e di “Frontiere”. Il compito più importante e difficile che ha ricoperto in tutta la sua carriera di giornalista è stato quello di corrispondente di guerra per il TG1, prima in Afghanistan poi in Kosovo, dove, secondo quanto ha raccontato nella trasmissione di Fabio Fazio, durante il conflitto del 2002 a causa dell’amianto presente nell’aria, ha sviluppato un mesotelioma, ovvero un tumore della pleura in stadio avanzato.
Per la prima volta ha annunciato la sua grave malattia davanti ai riflettori e senza veli si è presentato, in video collegamento, con un tubo collegato ad un respiratore, che gli ha permesso di ricevere l’ossigeno di cui aveva bisogno.
La guerra è stata da sempre un tema portante della sua carriera, lui che si è reso in prima persona spettatore di conflitti come quello del “Golfo” e del “Kosovo”, e che ha toccato per mano la realtà atroce della guerra e della catastrofe politica e sociale nei paesi dove è in corso un conflitto.
Ora, il giornalista Di Mare sta affrontando la guerra più difficile e importante della sua vita e ha raccontato la sua esperienza nel libro “Le Parole per dirlo, la guerra fuori e dentro di noi”, che ha presentato nella trasmissione di Fabio Fazio “Che Tempo che fa”, venerdì 28 aprile. Durante il suo intervento ha anche speso parole al miele in favore della ricerca scientifica e del progresso tecnologico in campo sanitario.
