È davvero possibile imparare in poco tempo e in modo efficace molte informazioni? E’ possibile ridurre i tempi di studio e avere più tempo libero per gli amici e per sé stessi?
La mancanza di strumenti derivanti da problemi di memorizzazione e di apprendimento è una delle principali cause di molti abbandoni universitari e problemi scolastici. Gli studenti riscontrano molte difficoltà nell’approccio ad un testo scritto. In Italia si combatte un fenomeno sociale, denominato “Analfabetismo funzionale”, ovvero la difficoltà da parte degli studenti di comprendere il testo che leggono..
Genio in 21 giorni è il primo corso nazionale che aiuta studenti e professionisti nello sviluppo di un metodo di studio personalizzato. L’azienda è nata nel 2017 su iniziativa del Dott. Massimo De Donno, di cui ne è presidente e amministratore delegato, e ha sedi in tutta Italia, tra cui anche a Napoli.
Per comprendere che cos’è Genio in 21 giorni e qual è la loro missione, abbiamo parlato con il Dott. Francesco Esposito, istruttore e assistente del centro di Napoli in via Nuova Marina.
Dott. Esposito, che cos’è Genio in 21 giorni e qual è il vostro scopo?
“Genio in 21 giorni non è un corso di memorizzazione. Non insegniamo trucchi per comprendere un testo. Noi diciamo di dimezzare i tempi di studio e di apprendimento ma questo non è un corso, è un percorso che ti permette di essere indipendente con le strategie di apprendimento. Lo scopo di Genio in 21 giorni è di fornire a chiunque ne comprenda l’importanza un sistema di sviluppo del proprio metodo di studio. Molti studenti e professionisti si trovano spesso non in grado di raggiungere i risultati che vogliono nello studio, a causa di problemi di memorizzazioni e di apprendimento. Molte di queste difficoltà provengono dalla mancanza di strumenti atti all’apprendimento. Spesso non vengono trasmessi durante il percorso scolastico. Noi vogliamo spiegare loro che non è mai troppo tardi. Proponiamo un sistema basato sulla profilazione del singolo corsista al fine di determinare il peculiare stile cognitivo e la costruzione di un modello di apprendimento il più possibile personalizzato”.
Lei crede che i problemi sull’approccio allo studio, siano un problema del sistema scolastico italiano?
“Dal punto di vista didattico, le Università italiane sono un’eccellenza. Sono tante le persone che dall’estero vengono a studiare in Italia. Da napoletano voglio citare anche la cosiddetta “Giurisprudenza” della Federico II. Dal punto di vista pratico, posso dire che se ti laurei in corso non è detto che trovi subito lavoro, se ti laurei un anno più tardi, ti immetti un anno più tardi nel mondo del lavoro. Per l’equipaggiamento, manca un orientamento atto a poter far scegliere il percorso più adatto ad un ragazzo. Non sto puntando il dito contro le istituzioni scolastiche, non sono dei “Secondo me”, dall’altra parte, però, non possiamo ignorare la problematica. I paesi scandinavi riportano quello che insegniamo nel mondo scolastico, su questo aspetto sono molto più avanti di noi”
Lei parla molto di apprendimento, ma che cos’è veramente?
“L’apprendimento è un processo di acquisizione di nuove conoscenze. È comune a tutti gli esseri eventi, anche nelle piante e negli animali. Quello che differisce nell’essere umano è che si può investire per migliorarlo”.
Perché Genio “in 21 giorni”? Che cosa vuol dire?
“Si dice che per cambiare un’abitudine ci vogliono dai 21 ai 28 giorni. All’European Journal of Psychology è stato studiato che per rendere l’abitudine un automatismo ci vogliono 60 giorni, per renderla uno stile di vita almeno tre mesi di lavoro. E’ il motivo per cui nelle sessioni di one to one c’è chi risponde in maniera in più rapida o qualcuno in situazione più tardiva. Tendenzialmente si fa un’analisi preventiva, al corsista, prima di frequentare il corso”.
Il corso come è strutturato e quanto dura?
“Il corso inizia con una full-immersion di tre giorni, in cui la forbice dell’età varia dai 10 anni agli over 80. Dopo si rientra in una situazione di One to One e gli appuntamenti vengono spalmati nell’arco di un mese”.
Una volta terminato il corsista, come si fa a comprendere se il corsista ha appreso nel modo corretto il metodo?
“Una volta appreso il metodo più corretto di apprendimento lo studente viene seguito nella sua applicazione da un tutor personale che ne verifica costantemente l’assimilazione e la modalità di applicazione, in base agli obiettivi specifici e allo stile cognitivo. Prima c’è un’analisi preventiva, un test che facciamo compilare. Un test AMOS, abilità e motivazione allo studio. Il tutor viene a sapere la carta di identità di presentazione del corsista, il suo grado di organizzazione, di disciplina o di elaborazione. A quanto è abituato a elaborare un testo il suo stile cognitivo e il suo canale comunicativo”.
In base a quali competenze assumete i vostri dipendenti?
“Chi lo desidera può avviare una collaborazione con noi, promuovendo il corso genio nel suo territorio. Non pochi studenti hanno deciso di mantenersi gli studi avviando una collaborazione con Genio in 21 giorni”.
E i tutor chi sono e che figura rappresentano?
“Il nostro filo all’occhiello sono i tutor, che tendenzialmente iniziano a crescere per ridare quello che hanno ricevuto, essendo stati anche loro dei corsisti. Per qualificarsi come preparatori personali dei corsisti, i tutor ricevono una preparazione specifica per strutturare un intervento strategico di superamento delle barriere che hanno limitato il corsista. Questo percorso formativo, sia teorico che pratico, termina con un esame e con una tesi che permette di avere una certificazione di competenze dall’Università degli studi popolari di Milano come esperto di apprendimento strategico”.
Avete delle collaborazioni con delle istituzioni politiche?
“Si sta parlando di noi in sedi importanti. Non solo la scuola ci cerca per creare progetti. Abbiamo una convenzione con la prima sigla sindacale della Guardia di Finanza, USIF, oppure la polizia di Stato. Per il resto ci aiuta la partnership che abbiamo come studenti del CNR. Tutto ciò che facciamo è supervisionato dalla partnership del CNR, Consiglio nazionale delle ricerche. Noi facciamo mensilmente delle formazioni con loro perché c’è una campagna affine all’analfabetismo funzionale che vogliamo combattere e il CNR è in prima linea per risvegliare l’intelligenza dei ragazzi sui testi scritti. Le nostre ricerche sono state depositate nel settembre del 2020 al congresso AIRIPA, grazie alla supervisione del nostro coordinatore scientifico, Emilia Costa. Depositando questa ricerca il nostro metodo è ritenuto scientifico”.
Oltre al Corso Genio, offrite altri servizi?
“Offriamo anche la Soft Skills Academy”.
Che cos’è la Soft Skills Academy?
“Per parlare della Soft Skills Academy è semplice. Non è altro che un progetto sociale di Genio Net in tutte le sedi in Italia, in Spagna, in Inghilterra, in Svizzera, negli Stati Uniti d’America e Ghana. Perché molti imprenditori, manager, professionisti, studenti e collaboratori non riescono a far emergere i propri talenti e non riescono a realizzare i propri obiettivi lavorativi? Cos’è che manca loro per ottenere ciò che vogliono? Oltre ad esperienza e capacità tecnica, vengono richieste anche le competenze trasversali, le Soft Skills. La Soft Skills Academy è un abbonamento mensile. È una parentesi che puoi aprire quando vuoi e chiudere quando vuoi, dove il corsista si abbona ad una rivista online su temi di formazione e di Soft Skill. Inoltre può partecipare a degli eventi settimanali, sia per studenti che per professionisti, per allenare queste capacità”.
Invece, le Soft Skills cosa sono?
“Per quanto riguarda cosa sono le Soft Skills, si tratta di quelle abilità che a parità di conoscenze tecniche e di esperienza ci permette di realizzare”.
Qual è il costo complessivo del Corso Genio?
“Per quanto riguarda il costo del percorso Genio in 21 giorni organizziamo proprio degli Open Day. Il percorso e l’investimento è in linea con ogni altro percorso di formazione in Italia e il costo è comunque importante, ma le caratteristiche del corso sono presentate in una serata di presentazione gratuita, dove nel momento in cui si sceglie di aderire si impari qualcosa, perché spieghiamo come funziona, sia dal punto di vista teorico che pratico. Facciamo toccare con mano i risultati che si possono ottenere da questo percorso facendo applicare gli esercizi di memoria. La presentazione, chiarisco, non implica alcun obbligo di acquisto”.
Per concludere, un nuovo anno. Quali sono gli auspici e gli obiettivi del centro Genio di Napoli?
“Credo molto nell’impatto che la mia persona può dare con Genio in 21 giorni a Napoli. L’obiettivo è di mettere un altro mattoncino per diventare un polo in Campania dove studenti e professionisti possono venire a formarsi. Di sicuro l’idea di iniziare ad entrare nelle scuole avere delle collaborazioni, fare in modo che gran parte del popolo napoletano ci conosca e, soprattutto, fare in modo che la gente ottenga risultati”.