Nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gennaro Scarlato, doppio ex di Torino-Napoli ed ex compagno di squadra di Juric al Crotone:
“Il Napoli? Finalizza poco e sbaglia troppo, però è il modulo è un dettaglio. L’interpretazione della gara è fondamentale.
Kvaratskhelia? Un conto è se parti dall’esterno e un conto è se parti dalla zona centrale. Kvaratskhelia non è bravo a giocare spalle alla porta, ma a puntare l’uomo. Bisogna capire se lo metti in condizione di fare bene. Nel Napoli sta mancando un po’ tutto. La fase difensiva difetta in questo momento. Negli ultimi anni eravamo abituati benissimo con Koulibaly e Kim che lavoravano benissimo uomo contro uomo. Quest’anno non ce l’abbiamo, si deve lavorare sulle preventive.
Torino-Napoli? Conosco la mentalità e il carattere di Juric, starà preparando al massimo questa gara. Viene da una sconfitta quindi si vuole rifare. È un’altra squadra che gioca uomo contro uomo e fa bene in ripartenza. Se il Napoli gli concede spazio alle spalle della difesa, può essere un problema secondo me.
Il Torino ha giocatori in forma, bisogna fare molta attenzione.
Raspadori o Simeone contro il Torino? Mi è dispiaciuto vedere Simeone solo per pochi minuti nel finale di partita contro il Monza. Vorrei vederli insieme a maggior ragione contro una difesa a tre per cercare di allargarla. Se non giocano insieme, farei una staffetta, magari partendo con Raspadori e inserendo Simeone in corsa, ma non negli ultimi 5 minuti.
La condizione fisica della squadra? È fondamentale come punto perché si è cambiata totalmente la metodologia. Non dico che quello di prima fosse sbagliato e quello di adesso è giusto. È stato fatto qualche errore e per rimediare si perde un po’ di tempo.
Un dirigente? È la figura primaria che serve, quella di un direttore che faccia da ponte con la squadra e che abbia l’esperienza per tirare fuori qualcosa in più dai calciatori. Questa figura secondo me ad oggi manca.
Mazzocchi? È un giocatore importante che si va ad aggiungere ad altri giocatori forti.
Il mercato di gennaio richiede il profilo già pronto perché non c’è il tempo per far integrare il giocatore.
Credo che nel Napoli ci sarà una rivoluzione tecnica, senza dubbio. Ci sono tanti giocatori che secondo me nella loro testa pensano sia arrivato il momento di cambiare.
Eravamo abituati a delle uscite più spavalde di De Laurentiis, adesso ha fatto un passo indietro. Credo che nella sua testa l’errore principale sia quello della scelta dell’allenatore.
Credo abbia sbagliato anche con la questione dei contratti”.