Sabato 14 ottobre alle 21.00, si inaugura la nuova stagione del Teatro Bolivar di Napoli (Via Bartolomeo Caracciolo 30). Anche quest’anno la direzione artistica è affidata a “Nu Tracks”. Ad aprire, il nuovo spettacolo di Giobbe Covatta “6° (Sei Gradi)”, che vede la partecipazione di Ugo Gangheri.
Dopo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), è ancora una volta un numero il titolo dello spettacolo dell’attore napoletano, e rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta.
Tutto ciò che vedremo nel corso dello spettacolo è collocato nel futuro in diversi periodi storici, nei quali la temperatura media della terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi. I personaggi che vivranno in queste epoche saranno i nostri discendenti (figli, nipoti o pronipoti che siano) ed avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato. Ma come sarà il mondo la cui temperatura media sarà più alta di un grado rispetto ad oggi? E quando i gradi saranno due? E riuscire ad evitare aumenti superiori che porterebbero inevitabilmente alla nostra estinzione?
Il grande comico napoletano se lo è chiesto: modelli matematici applicati all’ecologia creati con solide basi scientifiche fanno nettamente pensare che i nostri più stretti discendenti avranno seri problemi e si dovranno adattare a (soprav)vivere in un pianeta divenuto assai meno ospitale, se non cercheremo di risolvere i problemi dell’ambiente, della sovrappopolazione e dell’energia, sin da oggi.
Un nuovo spettacolo nel quale comicità, ironia e satira si accompagnano alla riflessione sulla realtà che ci circonda e alla divulgazione scientifica sui grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del pianeta e delle sue popolazioni. Un’occasione di divertimento ma anche per comprendere i motivi per cui è necessario agire oggi per evitare la nostra fine probabilmente entro un solo secolo.