“Non ci sarà pace se non ci sarà il riconoscimento dello stato di Palestina mettendo fine all’occupazione israeliana.”, un click e via e Luigi de Magistris si schiera con un tweet a favore della Palestina. Immediate arrivano le risposte di chi, indignato, giudica l’intervento dell’ex sindaco di Napoli offensivo e non all’altezza di un leader politico che ha ricoperto cariche importanti.
Luigi De Magistris non nasconde le sue idee filo-palestinesi e insiste: <Non è cancellando un popolo che si ha la pace perché c’è il diritto alla resistenza. Le morti di civili mi fanno odiare la guerra, sempre>, parole forti che non possono non suscitare delle reazioni. Soprattutto sull’affermazione al “Diritto alla resistenza” c’è chi come Valeria @valfromrome si chiede perché non si è detto lo stesso anche per quanto riguarda l’emergenza in Ucraina <quindi questo discorso vale anche per l’Ucraina, giusto? Perché Putin vuole cancellarla e loro stanno resistendo. Giusto?>. Marco Casalini, da Pisa, rispetta le idee dell’ex capo di Napoli, non condividendole sostiene fortemente che non si può parlare di resistenza dopo episodi di terrorismo da parte delle truppe di Hamas dove sono stati commessi omicidi e stupri: <Lei ha le sue idee – tweetta Marco – ma da me e da Pisa si vergogni…>.
Ancora polemiche ma De Magistris non indietreggia e risponde con un altro post, adesso puntando il dito contro i governi occidentali: <L’odio che si è accumulato in Israele e Palestina è tanto colpa soprattutto dei governi occidentali che non hanno voluto la soluzione diplomatica per mettere fine a questa immane tragedia che si può trasformare in apocalisse: due popoli, due Stati>. Anche qui arrivano le reazioni, Giampiero @Giampie49253930 sostiene di dover smettere di schierarsi da una o l’altra parte ma di essere concordi a cercare una soluzione pacifica per mettere fine alla guerra: <dovremmo fare i pacieri, piuttosto che i tifosi. Se non siete in grado di rappresentare degnamente le istituzioni, andate allo stadio, non in Parlamento>. AliPrandi Silver definisce de Magistris addirittura un <complice dei taglia gole>.
L’europarlamentare Pina Picierno si augura di veder sventolare, accanto alla bandiera dell’Ucraina e quella degli Stai membri anche la bandiera di Israele nelle sedi delle Istituzioni Ue.