Rabbia, lacrime e applausi al funerale di Giovanbattista Cutolo, il musicista di 24 anni ucciso con tre colpi di pistola all’alba del 31 agosto da un 16enne con precedenti dei Quartieri Spagnoli reo confesso, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Daniela Di Maggio, madre della vittima, aveva chiesto ai napoletani di partecipare in massa all’esequie per dire basta alla violenza e chiedere giustizia per suo figlio: la città ha risposto al suo appello affollando piazza del Gesù e la Chiesa del Gesù Nuovo, dove il funerale del giovane è iniziato alle 15. A officiarlo monsignor Domenico Battaglia, l’arcivescovo partenopeo, al cospetto di migliaia di persone, tra cui il sindaco Gaetano Manfredi, il governatore Vincenzo De Luca, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, oltre naturalmente ai familiari di GiòGiò, ai suoi amici e ai tanti, soprattutto giovani, che non conoscevano il cornista della Nuova Orchestra Scarlatti, ma che hanno voluto testimoniare con la loro presenza il cordoglio e l’indignazione per una morte tanto tragica quanto assurda.