I giudici del Tribunale del Riesame hanno deciso di predisporre la scarcerazione per Vincenzo Di Lauro, figlio del boss Paolo Di Lauro, detto Ciruzzo o’ milionario. Il lavoro difensivo del legale Antonio Abet è stato efficace, è molto probabile che ad avere grande peso nella scarcerazione siano state le incongruenze sottolineate dalla difesa nei racconti dei pentiti.
Nell’indagine per la seconda faida di Scampia, per il Tribunale del riesame, mancano “i gravi indizi di colpevolezza”. Poche ore dopo la decisione del Tribunale, Vincenzo Di Lauro, che aveva negato ogni accusa, è tornato in libertà, nella sera dell’11 aprile. Per gli inquirenti, Vincenzo Di Lauro resta la mente imprenditoriale e il leader del clan di Secondigliano.
Scarcerato Vincenzo Di Lauro, figlio di Ciruzzo o’ milionario: la confessione di Nunzio Talotti
I giudici, presieduti da Sassano, hanno rimesso in libertà Vincenzo Di Lauro perché non convinti dalla ricostruzione dei pentiti. Sotto la lente degli inquirenti l’omicidio di Giannino e il tentato omicidio di Magnetti. Questi, secondo gli investigatori, sarebbero stati perpetrati come risposta all’omicidio di Giuseppe Pica, avvenuto nel 2007. Tutto ciò sarebbe avvenuto nel corso dello scontro del clan Di Lauro contro i cosiddetti “girati” di Vannella.
Spunta, inoltre, la fondamentale confessione di Nunzio Talotti. Nelle informative della Dda, infatti, Talotti sarebbe disposto ad assumersi la piena responsabilità come mandante dell’omicidio di Giannino e del tentato omicidio di Magnetti.