Ha soltanto 16 anni ed è incensurato il presunto responsabile del ferimento del ventenne di Tufino, accoltellato nella notte tra domenica e lunedì in via Padre Francesco Palliola a Nola e adesso in pericolo di vita. Abita a Cimitile ed è lì che i carabinieri lo hanno rintracciato dopo essere risaliti alla sua identità e gli hanno notificato il provvedimento di fermo per i reati di tentato omicidio e porto abusivo di arma: quella impiegata dal ragazzo per colpire la vittima, un oggetto acuminato, probabilmente un coltello, non è stata ancora trovata dai militari, che indagano incessantemente per chiarire al più presto il movente e la dimanica della lite sfociata nel sangue. Al momento quel che si sa è che il fendente ha trafitto al torace il ventenne, provocandogli una forte emorragia. Quando l’ambulanza del 118 è arrivata sul posto, il giovane era a terra in una pozza rossa, agonizzante. Gli operatori sanitari gli hanno prestato le prime cure e lo hanno trasportato all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, per poi trasferirlo all’Ospedale del Mare a Napoli, dove il 20enne è giunto in condizioni gravissime e dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione. Poche ore dopo la cattura del 16enne, trasferito nel Centro di prima accoglienza ai Colli Aminei, dove si trova tuttora in attesa dell’interrogatorio per la convalida del fermo. Nel frattempo, i carabinieri stanno raccogliendo testimonianze e hanno acquisito i video delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.