Un altro incidente sul lavoro, nel 2023, toglie la vita ad un operaio nel Potentino: il 45enne è precipitato per 50 metri con un camion nella contrada Pozzi di Brienza. Secondo quanto si è appreso, l’uomo era alla guida del mezzo, che – per cause in fase di accertamento – è precipitato: il 45enne è morto all’istante. Stava caricando materiali inerti prima di precipitare da un’altezza di 50 metri in una cava e perdere la vita.
Oltre ai Carabinieri e a un magistrato della Procura della Repubblica di Potenza, sul posto sono giunti anche tecnici dell’Ispettorato del lavoro e dell’Azienda sanitaria del capoluogo lucano.
Incidente sul lavoro nel Potentino, rappresentanti sindacali: “Il tema della sicurezza sul lavoro è stato totalmente abbandonato dal Governo“
Il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, e il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Angelo Casorelli, in una nota sull’incidente sul lavoro scrivono: “Dietro ogni incidente sul lavoro c’è una catena di inadempienze che spesso ha un costo in termini di vite umane spezzate e di famiglie dilaniate dal dolore. Questo non è più accettabile e chiederemo conto a chi di dovere“.
“La magistratura – hanno evidenziato i due rappresentanti sindacali – faccia piena luce sulle cause di questa ennesima tragedia sul lavoro e le istituzioni si interroghino seriamente se è stato fatto tutto il possibile sul piano della prevenzione. Anche questo episodio si sarebbe potuto evitare con una più intensa attività ispettiva e sanzionatoria per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza e con una più incisiva azione di prevenzione e formazione“.
Anche la Uil Basilicata rilascia una nota riguardo l’accaduto: “In attesa della ricostruzione ufficiale dell’incidente ciò che è certo ed intollerabile è la straziante frequenza di incidenti mortali come questo nel nostro Paese: tre morti in poche ore a Milano e a Teramo, altri lavoratori gravemente feriti in altri luoghi di lavoro. Non passa giorno senza ricevere notizie di morti e feriti in fabbrica o nei cantieri. Il tema della sicurezza sul lavoro è stato totalmente abbandonato dal Governo“.
La Uil lucana sottolinea inoltre che “i tavoli ripromessi qualche mese fa non hanno avuto seguito mentre non ci sono risorse finanziarie adeguate per fare prevenzione. E alle promesse non sono seguiti dei fatti concreti. Eppure, le nostre proposte sono chiare da tempo: più ispezioni e una procura speciale per identificare i responsabili di questa strage. Perché se non si applicano le norme di sicurezza, non solo non bisognerebbe ricevere soldi pubblici, ma inasprire le pene. Contro questa tragedia senza tregua, noi non faremo un passo indietro. Continueremo la nostra battaglia finché non avremo risposte. Finché non avremo #ZeroMortiSulLavoro. Il primo maggio con la manifestazione nazionale a Potenza sarà l’occasione per rinnovare la nostra protesta e le proposte di Cgil, Cisl, Uil“.