Un monito in carne ed ossa dei conflitti della Seconda Guerra Mondiale: si è spento a 102 anni Enea del Matto, il soldato deportato dal binario 21, tra gli ultimi testimoni molisani del conflitto.
Nato nel 1920 a Pescolanciano, piccolo comune in provincia di Isernia, arruolato nel 1939 e inviato in Francia e in Albania, fu catturato dai tedeschi l’8 settembre 1943 e portato in un campo di prigionia a Berlino.
Isernia, morto a 102 anni il soldato di Pescolanciano: uno degli ultimi testimoni molisani della Seconda Guerra Mondiale
Quel giorno – come ha ricostruito la sua biografia – si trovava a Milano. Gli ufficiali, alla dichiarazione di armistizio, fuggono come possono, indossando abiti civili. Il 12 settembre un carro armato tedesco si ferma davanti alla sua caserma: i soldati nazisti entrano nella piazza d’armi e fanno prigionieri i militari rimasti.
Li portano alla stazione, al binario 21, quindi in un campo di prigionia a Berlino. Enea Del Matto torna nella sua Pescolanciano esattamente due anni dopo, il 12 settembre del 1945 magro, sporco e con la barba lunga, indossando la stessa divisa e con le scarpe rattoppate con il filo di ferro. In paese molti lo davano per morto, ma non la sua fidanzata.
Livia non ha mai voluto credere che fosse morto: lo ha aspettato per due anni rifiutando altre proposte di matrimonio e continuando a sperare che tornasse vivo da lei. I funerali saranno celebrati oggi alle 11 a Pescolanciano.