Le tolgono il reddito di cittadinanza e prova a farla finita, ma la prontezza del macchinista evita l’irreparabile. Prima di mettere in atto il suo insano disegno, Anna, 55enne di Baronissi, in provincia di Salerno, aveva scritto una lettera, nella quale spiegava per filo e per segno il motivo per cui aveva deciso di uccidersi: aver perso di punto in bianco la sua unica fonte di sostentamento economico, quel sussidio universale per i disoccupati che il governo ha tagliato con uno dei suoi primi provvedimenti. Dopo la confessione ha preso il suo cagnolino, si è recata alla stazione e si è sdraiata sui binari in attesa del treno che sopraggiungeva, ma che grazie ai riflessi del macchinista è riuscito a fermare in tempo la sua corsa, provocando soltanto qualche ferita guaribile in pochi giorni ad Anna: niente in confronto a quello cui poteva andare incontro. Ma ciò non toglie la gravità del gesto. Un gesto dettato dalla disperazione di chi, come questa 55enne, senza lavoro e senza il Reddito di cittadinanza, non sa ora come mettere il piatto a tavola. “Sono migliaia i casi simili pronti a esplodere”, ha commentato Gianfranco Valiante, sindaco di Baronissi, secondo cui ci troviamo di fronte a un’emergenza sociale con la quale presto tanti comuni della Campania dovranno fare i conti.