Un ragazzo di 17 anni è stato accoltellato a scuola. È arrivato in ospedale in codice rosso, ma non rischia la morte. L’aggressore è stato arrestato dalla polizia: si tratta di un coetaneo che frequenta lo stesso istituto della vittima, l’alberghiero Duca di Buonvicino di Miano. Davanti al magistrato ha ammesso le sue colpe e adesso la sua posizione è al vaglio dei giudici.
Sotto tutti sotto choc nel quartiere alla periferia settentrionale di Napoli. Incredula Carmela Musello, preside dell’istituto nella cui succursale di via Caprera 14 lo studente è stato ferito. Sia l’aggressore che la vittima “sono due bravi ragazzi, che non hanno mai dato segni di indisciplina o aggressività. Conosciamo entrambi”, dichiara la dirigente, che si dice “dispiaciuta per tutti e due”. L’autore del reato è arrivato alla Duca di Buonvicino quest’anno e “appartiene a una famiglia semplice e perbene. Il padre piangeva qui davanti poco fa”, precisa la Musello, che ci tiene a sottolineare anche la totale estraneità della scuola ai fatti.
Secondo le prime indagini, pare che l’accoltellamento del quindicenne sia scaturito da un diverbio che i ragazzi avevano avuto la sera prima per strada e che poi sarebbe sfociato l’indomani mattina nell’aggressione. Aggressione consumata, sì, tra le mura dell’alberghiero ma non in classe.
“La vittima è stata raggiunga da sette fendenti, riportando ferite al volto, a un braccio e all’emitorace con sospetto interessamento di un polmone – racconta Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate che ha diffuso le prime notizie – Ha perso molto sangue, ma mai conoscenza. Ora è in prognosi riservata al Cardarelli”.