Napoli corsaro. Batte in rimonta la Lazio dell’ex Sarri. Anzi, l’asfalta: alla fine, l’1-2 nell’anticipo notturno dell’Olimpico non rende giustizia all’esaltante prestazione degli azzurri. Che dopo i primi cinque minuti di follia prendono in mano le redini della partita e annullano, letteralmente, gli avversari.
Le statistiche al termine del tempo regolamentare parlano da soli: 61% di possesso palla per i partenopei. Che prevalgono sui biancocelesti in quanto a tiri (19 a 8, di cui 7 in porta contro 2); passaggi completati (551 a 320) e attacchi pericolosi (45 contro 26).
Insomma, predominio schiacciante per la squadra di Spalletti, che a Roma chiama in causa la formazione tipo con Meret tra i pali; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui in difesa; Anguissa, Lobotka e Zielinski in mezzo; e in attacco Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia, migliore in campo.
Eppure, le cose si mettono subito male per il Napoli, che al 4’ si fa trovare impreparato sul tiro dal limite di Zaccagni, che, servito da Felipe Anderson, beffa Meret per il momentaneo vantaggio. Si dispera Spalletti in panchina e la reazione dei suoi non si fa attendere.
Gli azzurri salgono subito in cattedra con i centrali a fare buona guardia su Immobile; Lobotka a smistare palloni al centro; Osimhen e Kvaratskhelia a far impazzire la retroguardia della Lazio. E proprio il georgiano va vicino al pari al 37’, quando a negargli la gioia del gol è il palo alla sinistra di Provedel.
Provedel che però, al 38’, nulla può sul colpo di testa di Kim: il coreano approfitta di un pallone lanciato da corner e schiaccia in porta; l’estremo difensore della Lazio respinge ma troppo tardi: la sfera ha già superato la linea bianca e, tra le proteste dei padroni di casa, l’arbitro Sozza fischia la rete.
Il primo tempo finisce 1-0. Ma il predominio partenopeo prosegue nella ripresa. Che si apre con il palo colpito di testa da Osimhen al 51’. Preludio al vantaggio di Kvaratskhelia. Che, al 77’, dopo due occasioni sprecate, insacca su assist di Raspadori, mandando in visibilio i tifosi partenopei al seguito.