Nuovi aggettivi cercasi per il Napoli. Ormai quasi tutti quelli disponibili sono stati già utilizzati per definire la squadra di Spalletti, che domenica dopo domenica mostra al mondo un calcio sempre più vicino a quanto di più bello sia mai andato in scena su un rettangolo verde.
Anche all’ombra della Mole gli azzurri hanno lasciato tutti a bocca aperta, offrendo una prova superlativa contro il Torino di Juric, che dopo una decina di minuti di bel gioco a inizio gara è stato poi annichilito dai partenopei e costretto a gettare la spugna.
Lo 0-4 finale sta addirittura stretto al Napoli, che ha avuto ragione dei granata con una tranquillità disarmante, quasi stesse disputando una semplice partitella di allenamento e non un incontro ufficiale contro l’ottava forza del campionato italiano.
Ma gli azzurri sono di un altro pianeta. Ingranaggi di una macchina che Spaletti ha saputo rendere perfetta, valorizzando al massimo i talenti messi a sua disposizione dal ds Giuntoli: Di Lorenzo, Kim, Anguissa, Lobotka, Kvaratskhelia, Osimhen stanno facendo davvero la differenza.
I “gemelli del gol” sono stati ancora protagonisti a Torino. Il nigeriano ha aperto le marcature al 9’ con un’incornata su angolo di Zielinski, per poi calare il tris al 51’ sempre di testa su cross di Olivera. Tra la prima e la terza rete il raddoppio al 35’ su rigore conquistato e trasformato dal georgiano. E a chiudere il poker di Ndombelé su assist del solito Kvaratskhelia, per la gioia dei diecimila tifosi partenopei presenti sugli spalti, che al triplice fischio si sono scatenati.
Dopo la vittoria, Spalletti ha concesso tre giorni di riposto ai suoi, che quindi si ritroveranno giovedì a Castelvolturno, per riprendere la preparazione in vista della sfida di domenica 2 aprile contro il Milan in programma in notturna al Maradona. Tra i partenopei mancheranno all’appello i sedici convocati per le partite delle nazionali: Meret, Di Lorenzo, Politano, Anguissa, Bereszynski, Elmas, Kim, Kvaratskhelia, Osimhen, Ostigard, Lobotka, Lozano, Rrahmani, Simeone, Zielinski.