Napoli senza freni. Vince la quinta gara di fila tra campionato e Champions League e conserva la prima posizione nella classifica della serie A dopo aver consolidato anche quella nel gruppo A della competizione più prestigiosa d’Europa.
Vittima di turno, questa volta, i campioni d’Italia in carica del Milan, battuti 2-1 nel posticipo serale al Meazza che chiude la settima giornata. Una giornata importante per il tecnico azzurro Spalletti, che da San Siro torna con una certezza in più: la sua squadra ha il fattore “C”. “C” come “cazzimma”. È capace di soffrire. E di vincere anche senza comandare il gioco per novanta minuti. Quello che si verifica a San Siro, dove per larghi tratti i rossoneri di Pioli mettono nell’ angolo i partenopei, bravi, però, a reggere l’urto e a reagire al momento opportuno, concretizzando le occasioni create.
Vince e convince il Napoli, che contro il Milan scende in campo con Meret tra i pali; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui in difesa; Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo; e in attacco Politano, Raspadori e Kvaratskhelia, tra i migliori in campo assieme al portiere, prodigioso in almeno due circostanze. Da applausi anche il georgiano. Unico a impensierire gli avversari nel primo tempo. Decisivo nella ripresa, quando al 55’ si guadagna il rigore. Rigore che, pur non calciando in maniera impeccabile, trasforma Politano. Il gol del momentaneo vantaggio manda in visibilio i tifosi azzurri sugli spalti, che, però, poco dopo Giroud ammutolisce, concretizzando un assist di Hernandez per l’1-1.
È il 69’. Pochi minuti per riordinare le idee e tornano alla carica i partenopei, la cui sfrontatezza viene premiata al 78’, quando un cross di Mario Rui dalla sinistra trova Simeone, che con una splendida torsione colpisce di testa e beffa Maignan, insaccando il pallone.
Qualche brivido nei minuti finali, come la traversa di Kalulu all’86’, che fa il paio con l’altro legno orizzontale centrato da Giroud al 13’. Ma il risultato non si schioda dall’1-2 e dopo sette minuti di recupero l’arbitro Mariani fischia tre volte, dando il via alla festa di Di Lorenzo e compagni nella “Scala” del calcio.