Anche l’Udinese s’inchina alla capolista. I friulani perdono 3-2 al Maradona contro un Napoli che conquista l’undicesima vittoria consecutiva in campionato e consolida il primo posto in classifica.
Rispettato quasi del tutto il solito copione, con gli azzurri che dominano la gara per larghissimi tratti, ma questa volta hanno un vistoso calo negli ultimi dieci minuti, concedendo troppo agli avversari e rischiando di mettere a rischio un risultato ormai già consolidato al quarto d’ora della ripresa grazie al triplo vantaggio firmato da Elmas, che Spalletti preferisce all’infortunato Kvaratskhelia nell’undici con Meret tra i pali; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus e Mario Rui in difesa; Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo; Lozano e Osimhen con il macedone nel tridente d’attacco.
I partenopei aprono le danze al 15’ con un imperioso stacco di testa del nigeriano, che devìa la splendida palla servita dalla sinistra proprio da Elmas quel tanto che basta per battere il portiere bianconero Silvestre.
Sedici minuti più tardi, al 31’ per la precisione, raddoppia Zielinski, finalizzando un’azione ispirata a centrocampo da un preziosismo di tacco del bomber mascherato per Lozano e da quest’ultimo proseguita con un assist per il polacco, che dal limite timbra il cartellino delle marcature grazie a un destro a giro imparabile.
Al 58’ gli applausi dello stadio di Fuorigrotta sono tutti per Elmas, che sigla una rete meravigliosa dopo una cavalcata di cinquanta metri per arrivare puntuale all’appuntamento con il preciso appoggio in profondità a opera di Anguissa.
La pratica Udinese sembra archiviata. Il Napoli sfiora addirittura altri due gol. Poi un corto circuito che gli ospiti sfruttano per salire in cattedra e punire due volte Meret, prima con Nestorovski al 79’ e poi con Samardzic all’82’. Due reti in tre minuti che quasi ammutoliscono un Maradona che poi esplode al triplice fischio di Ayroldi che consacra agli annali il 3-2.
Alla pausa per i Mondiali gli azzurrri si presentano dunque da primi della classe con un vantaggio di otto lunghezze dal Milan secondo, di dieci dalla Juventus terza e di undici dalla Lazio quarta e dall’Inter quinta dopo il successo in casa dell’Atalanta, ora a quota 27 con la Roma. Proprio i nerazzurri di Inzaghi saranno la prossima avversaria dei partenopei il 4 gennaio al Meazza.