Dopo il pesantissimo ko contro il Milan al Diego Armando Maradona, il Napoli di Luciano Spalletti torna al successo, seppur con non poche difficoltà. Difatti, allo stadio Via del Mare, il Lecce dà filo da torcere alla formazione azzurra che, però, anche grazie a un pizzico di fortuna, riesce a sfangarla, conquistando tre punti fondamentali per il finale di stagione, che equivalgono alla 24esima vittoria in campionato, la settima di fila in trasferta (record assoluto per la storia del club). Allo scudetto, adesso, mancano soltanto 12 punti.
In Puglia Spalletti schiera Meret tra i pali; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, e Mario Rui in difesa; Anguissa, Lobotka ed Elmas a centrocampo; Lozano, Raspadori e Kvaratskhelia in attacco. Un undici che, schiacciato dal pressing forsennato degli avversari, crea pochi pericoli nel primo tempo, ma riesce comunque a portarsi in vantaggio: cross dall’out di destra di Kim, inserimento perfetto di capitan Di Lorenzo che con un’incornata batte Falcone per l’1-0.
Nel secondo tempo il Napoli va in blackout fino al gol del pari del Lecce: al 52’ i giallorossi ottengono un calcio di punizione, pallone crossato all’interno dell’area di rigore, Baschirotto fa da torre per Ceesay che con un colpo di testa stampa la sfera sulla traversa e, sulla ribattuta, si fionda Di Francesco che, con freddezza, batte Meret e sigla la rete dell’1-1.
Sembra una di quelle partite stregate, una di quelle che nelle passate stagioni, molto probabilmente, gli azzurri avrebbero addirittura perso. Ma quest’annata è nata sotto una buona stella per il Napoli che, unita alla grande forza della rosa, sta permettendo ai tifosi di sognare. Cosi, al 64’, cross innocuo di Mario Rui verso il centro dell’area giallorossa, il terzino Gallo colpisce la sfera con il ginocchio indirizzandola verso Falcone che, con una presa imprecisa e goffa, commette un clamoroso autogol, consegnando al Napoli la vittoria.
Da qui, seppur con qualche sofferenza, i partenopei cominciano a gestire la gara, portando a casa una vittoria che sa di rinascita. Non dal punto di vista del gioco, né della condizione atletica dei giocatori, ma di quella mentale, fattore fondamentale che segnerà inevitabilmente le prossime sfide. Il Napoli s’impone per 2-1 sui giallorossi e, adesso, la sfida al Milan di Stefano Pioli. A San Siro, il 12 aprile, sarà tutta un’altra storia.