A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pietro Lo Monaco, dirigente:
“I contenuti delle critiche di De Laurentiis possono essere anche legittime, il momento magari non è stato quello giusto. La FIGC è composta da un’incidenza grandissima dalle squadre di Serie A, di serie B, dagli arbitri per cui le decisioni non le prende un singolo senza l’avallo delle altre componenti. Che poi regole sono lacunose è vero, ma lo sono sempre state. Le plusvalenze sono sempre state accettate dal sistema, è un modo per sistemare i bilanci, ben venga regolamentare questo argomento.
De Laurentiis vuole mettere un punto, tirare una linea e andare a normare prevedendo una sanzione per chi lo fa. Questa è una bella iniziativa.
Tanto di cappello al lavoro che ha svolto il Napoli in sede di mercato, soprattutto per le ondizioni in cui è stato costretto ad operare. Non è semplice operare con la proprietà azzurra e invece Giuntoli è stato bravo e giustamente oggi è considerato uno dei direttori sportivi più bravi che c’è in giro. Ha avuto coraggio perché anche mandare via i vari Insigne, Koulibaly, Mertens e Fabian Ruiz non era facile, sostituendoli poi con giocatori sconosciuti lo è stato ancora meno.
Kvaratskhelia ha una grandissima prospettiva ed è arrivato ad una cifra ridicola per cui tanto di cappello a chi ha fatto l’operazione, a Giuntoli e al suo entourage. Privarsi di Giuntoli adesso, non sarebbe facilissimo, ma bisognerebbe andare ad infilarsi nella mente di De Laurentiis per capire cosa ha in testa, certo ci potrebbe anche stare. Se Giuntoli dovesse avere un’offerta, De Laurentiis potrebbe anche lasciarlo andare.
Spalletti? Alla vigilia di una grandissima soddisfazione, certi discorsi stonano un pochino. Li capirei se avesse una rosa avanti negli anni che ha bisogno di essere rimessa a nuovo, ma non lo capisco nella fattispecie del Napoli che ha una rosa giovane e che ha prospettive di miglioramento. E poi, alla luce di un contratto in essere perché c’è una clausola di conferma unilaterale, che ha solo il Napoli, lo capisco ancor meno.
Il Napoli presenterà la sua clausola unilaterale, ma questi contratti unilaterali esistono fino ad un certo punto perchè poi tenere chi non resterebbe ben volentieri non serve per cui c’è bisogno comunque della reciprocità. C’è da fare i conti quindi con la volontà di Spalletti e se dimostrasse la volontà di non rimanere, non servirebbe trattenerlo. Poi, toccherà allo scouting trovare un sostituto e certamente tecnici come Arteta dell’Arsenal e De Zerbi potrebbero far rendere la squadra al massimo, proprio come ha fatto Spalletti.
Allenatori del genere, squadre come il Napoli, ha il dovere di seguire, ma lasciatemi dire che se si arrivasse al punto di dire addio a Spalletti, sarebbe demenziale”.