Tantissimi studenti, ma anche tanti rappresentanti delle istituzioni laiche e religiose, esponenti di partiti e associazioni. Più di 25mila campani hanno partecipato alla marcia per il cessate il fuoco in Ucraina, organizzata dalla Regione a Napoli. In testa, il governatore Vincenzo De Luca e il sindaco del capoluogo Gaetano Manfredi. Tutti uniti sotto i colori delle bandiere arcobaleno.
Da Napoli un plebiscito contro la guerra provocata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La piazza-simbolo della città si è riempita di giovani arrivati in bus da ogni parte della Campania. Tutto a spese della Regione: per l’organizzazione della marcia, la giunta ha infatti stanziato 300mila euro. E sfidato l’opposizione, che è insorta parlando di spreco di denaro pubblico e invocando l’intervento della Corte dei conti. Ma le critiche non hanno fermato De Luca, che ha fortemente voluto la manifestazione, per mandare al Paese un forte messaggio di pace.
“Migliaia di giovani muoiono in Ucraina, vengono mutilati, o deportati. Blocchiamo la guerra – ha detto il governatore – Apriamo un negoziato in seno alle Nazioni Unite e portiamoci anche la Cina. Fermiamo le armi. Lo chiedono migliaia di ragazzi”.