Nove persone sono state arrestate dai carabinieri a Napoli con l’accusa di far parte della banda del buco che ha svaligiato una boutique di alta moda in via Chiaia e l’ex ospedale Gesù e Maria: in entrambi i casi i malviventi sono entrati attraverso le fogne cittadine. I militari dell’Arma erano sulle loro tracce dal mese di marzo dell’anno scorso, quando sono iniziate le indagini che hanno poi consentito di capire modus operandi, ruoli e compiti dei diversi componenti dell’organizzazione, che sceglieva i suoi obiettivi dopo ripetuti sopralluoghi per verificare l’accessibilità ai locali dalla rete dei sottoservizi. A questa fase seguivano le operazioni di scavo, che potevano durare anche due mesi prima di sfociare nel colpo vero e proprio. La caccia alla banda si è conclusa all’alba di oggi con l’esecuzione di nove provvedimenti di custodia cautelare, cinque in carcere e quattro ai domiciliari. Tutti, assieme ad altre cinque persone indagate a piede libero, sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, e, in particolare, di furti perpetrati con la cosiddetta “tecnica del buco”. Gli investigatori sono riusciti ad attribuire al gruppo il furto ai danni di un noto negozio di abbigliamento di via Chiaia, con bottino di scarpe e vestiti di alta moda per un valore di quasi 200mila euro, poi recuperato e restituito al legittimo proprietario; e il furto di statue, cimeli e libri antichi perpetrato ai danni dell’ex ospedale Gesù e Maria.