Decreto Lavoro, per il Primo maggio il Consiglio dei Ministri ha discusso dei provvedimenti che l’Esecutivo ha intenzione di mettere in atto a partire da questo mese. Uno dei temi di maggiore interesse è sicuramente la discussione in merito all’aumento degli stupendi.
Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e leader della Lega, ha scritto in merito su Twitter: “Approvato al Consiglio dei Ministri del #PrimoMaggio: aumenti dagli 80 ai 100 euro mensili in busta paga fino a dicembre. Dalla sinistra e dai sindacati del NO le solite polemiche e i soliti cortei (con fantocci, insulti e bandiere bruciate), dalla Lega e dal centrodestra al governo taglio di tasse e aumento degli stipendi per milioni di lavoratrici e lavoratori“.
Per sostenere l’aumento dello stipendio in busta paga l’intenzione è di utilizzare lo strumento del cuneo fiscale con un ulteriore taglio delle tasse sul lavoro. L’aumento medio mensile potrebbe oscillare tra 80 e 100 euro in busta paga. Il taglio al cuneo fiscale e contributivo salirà di ulteriori quattro punti per i lavoratori con retribuzioni lorde fino a 35mila euro.
Il taglio del cuneo fiscale entrerà in vigore dal mese di maggio e sarà una tantum. Il risparmio, però, non si riverserà totalmente sull’importo netto. Il minore esborso di contributi, infatti, farà in modo che la base imponibile su cui viene calcolata l’Irpef aumenti.
Con l’approvazione del Decreto Lavoro si dice addio anche al Reddito di Cittadinanza: due nuove misure lo sostituiranno. L’assegno di inclusione per un massimo di 500 euro al mese per i nuclei familiari con minori, over 60 o disabili a carico e lo strumento di attivazione, 350 euro al mese per gli “occupabili” che dovranno recarsi presso i centri per l’impiego e partecipare ad attività formative.