Il processo per l’omicidio di Giovan Battista Cutolo è iniziato. All’esterno del Tribunale dei minorenni di Napoli la madre del musicista, Daniela Di Maggio, ha lanciato un messaggio forte al giudice che emanerà la sentenza del processo: “Vogliamo la giustizia, se non ci sarà faremo la rivoluzione civile”. Molti amici e parenti di Giogiò sono accorsi in zona per sostenere la causa contro il minorenne accusato dell’omicidio, che adesso dovrà vedersela con il Pm Umberto Lucarelli.
“Vogliamo giustizia per Giogiò” ha recitato uno striscione appeso all’esterno del tribunale da un gruppo di ragazzi amici di Giogiò. “Il giudice sia nei panni della mamma, del papà e della sorella- ha dichiarato Daniela Di Maggio- pensi a questo prima della sentenza. Altro che rito abbreviato. Hanno ucciso mio figlio come se fosse il peggiore dei camorristi”. Al fianco della donna presenzierà l’avvocato Claudio Botti, mentre per il minore accusato dell’omicidio ci sarà l’avvocato Davide Piccirillo, il quale ha chiesto al giudice che il suo assistito acceda al rito abbreviato, cioè lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
“Spero in una pena esemplare- ha aggiunto il padre di Giogiò, Franco Cutolo- ho fiducia nel giudice”. Il Padre della vittima ha lanciato anche un messaggio alle istituzioni: “Ci vogliono interventi seri del governo in generale sui minori, ma prima delle nuove politiche sociali ci vogliono misure subito. Il primo problema sono le armi, troppe in mano ai minori. E poi sappiamo che i ragazzi di oggi non sono gli stessi di qualche anno fa, i giudizi non possono essere uguali. Lui avrà una pena ridotta perché è minorenne ma questa non è giustizia”.