Dopo il terribile agguato per futili motivi a Mergellina nella notte tra domenica e lunedì che ha portato alla morte di Francesco Pio Maimone, le forze dell’ordine hanno emesso un comunicato riguardo il fermo del presunto killer. Un ragazzo coetaneo di Francesco Pio, di 19 anni, è in stato di fermo poiché gravemente indiziato per l’omicidio. Il provvedimento è stato emesso dalla squadra mobile coordinata dalla direzione distrettuale antimafia.
Francesco Pio Maimone si trovava presso uno dei chalet di Mergellina, intorno alle due del mattino, quando è stato colpito al petto da uno o più colpi di revolver per futili motivi. Non ci sarebbe stata alcuna colluttazione. Solo spari, prima in aria e poi a terra, che avrebbero colpito Francesco, non coinvolto nella lite, solo per caso.
Nonostante la corsa disperata in ospedale, Francesco Pio, per gli amici Checco, è morto poco dopo. Il ragazzo era incensurato e non vicino agli ambienti della criminalità organizzata.
Agguato a Mergellina,19enne in stato di fermo: chi è il presunto killer di Francesco Pio Maimone
Il ragazzo in stato di fermo ha 19 anni e si chiama Francesco Pio Valda. Dopo l’agguato, il 19enne che, per uno strano caso del destino ha lo stesso nome della vittima, si era reso irreperibile. Poi, è stato rintracciato dalla Squadra mobile di San Giovanni a casa di alcuni suoi conoscenti presso il quartiere Ponticelli.
Francesco Pio Valda è figlio di Francesco Valda, un affiliato del clan Cuccaro, morto per un agguato di camorra nel 2013. Il 19enne è in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalle modalità mafiose. Per il momento si tratta di una misura cautelare: solo le indagini potranno confermare se si tratti davvero del killer di Francesco Pio Maimone.
Intanto, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato il terribile fatto di cronaca nel suo intervento a Casal di Principe, in occasione dell’anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana.
Ha ricordato Francesco Pio con queste parole: “Oggi l’Italia ricorda tutti i caduti per mano della mafia, della camorra, della ‘ndrangheta. Tra le vittime anche bambini, uccisi per errore o per vendetta. Ancora ieri, a Napoli, un ragazzo di 18 anni è stato ucciso quasi a caso, con una crudeltà che gli ha sottratto il futuro, lasciando nella disperazione i suoi familiari“.