Un’onda xenofoba sta attraversando i comuni alla periferia settentrionale di Napoli, dove sembra andare di moda una sorta di caccia all’immigrato, che spesso sfocia in feroci pestaggi ai danni di cittadini stranieri. Tra Casandrino, Frattamaggiore, Grumo Nevano, Sant’Antimo, Sant’Arpino le aggressioni sono quasi all’ordine del giorno. Nel mirino africani, bengalesi, indiani, pakistani, assaliti a sangue freddo da giovani centauri soltanto per aver incrociato le loro strade.
È tutto documentato: decine le denunce con tanto di referti medici presentate dalle vittime alle forze dell’ordine; alcune suffragate dai filmati delle telecamere di sorveglianza, adesso in possesso degli investigatori, che stanno cercando di individuare i responsabili dei raid. Un video è finito sul web ed è diventato subito virale: mostra un immigrato inseguito da quattro persone in sella a due scooter e preso a calci a Grumo Nevano, dove un altro episodio simile è stato registrato ieri.
C’è preoccupazione tra le comunità straniere, che a più riprese sono scese in piazza per far sentire la propria voce. La protesta è arrivata fino a Napoli, dove una delegazione di migranti è stata ricevuta dal prefetto Michele Di Bari e ha ricevuto rassicurazioni circa il rafforzamento della vigilanza nei comuni dell’area nord più colpite da queste spedizioni punitive, che i diretti interessati non esitano a definire a sfondo razzista.