Si conclude oggi la vicenda giudiziaria riguardo il caso della giovane Rosa Alfieri, 23 anni, uccisa a pochi passi dal suo appartamento dal vicino Elpidio D’Ambra, 31 anni.
La 23enne, di Grumo Nevano, stava rientrando a casa il 1 febbraio 2022 quando sarebbe stata avvicinata dal vicino con una scusa e trascinata dentro casa. In un tentativo di violenza sessuale, poi, sarebbe stata strangolata con ferocia. Elpidio D’Ambra era un inquilino nel palazzo in cui viveva Rosa.
Omicidio di Rosa Alfieri a Grumo Nevano, oggi la sentenza: Elpidio d’Ambra condannato all’ergastolo
La ragazza aveva parcheggiato l’auto nella sua abitazione ed era pronta a rientrare in casa. Nessuno avrebbe mai potuto prevedere che a pochi passi dalla sua famiglia, Rosa sarebbe stata strangolata con brutalità. In un primo momento, Elpidio D’Ambra, avrebbe provato a far perdere le sue tracce. È stato rintracciato il giorno dopo all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, identificato grazie alle immagini diffuse dai media.
L’uomo, di 31 anni, avrebbe provato a giustificare le sue azioni e chiedere scusa alla famiglia di Rosa sostenendo di aver sentito delle voci nella testa che gli chiedevano di uccidere. Nonostante la presunta schizofrenia, però, dopo l’omicidio Elpidio ha spostato il cadavere di Rosa in un angolo nascosto dell’appartamento. Si è poi recato ad acquistare un gratta e vinci, dei vestiti e della cocaina. Il comportamento dopo il delitto, secondo gli inquirenti, mette in luce una certa lucidità.
Oggi la Corte di Assise ha condannato all’ergastolo Elpidio D’Ambra per l’omicidio di Rosa. Oltre alla pena detentiva, il 31enne è stato condannato a pagare circa 300mila euro tra risarcimento ai familiari e spese legali.
Il padre della 23enne, Vincenzo Alfieri, ha così commentato l’esito del processo: “Ha vinto la giustizia. Oggi è il primo giorno dopo un anno che viviamo un attimo di serenità sapendo che chi si è portato via Rosa resterà chiuso in carcere senza poter fare ancora del male. Questa sentenza ci rende giustizia ma non colma il vuoto della perdita di una figlia“.