Salerno piange la piccola Lucia Cicchetti: aveva solo 12 anni

Lutto nel Salernitano: il giorno della vigilia di Pasqua è morta la piccola Lucia Cicchetti, di soli 12 anni. La bambina ha lottato per lungo tempo con una grave malattia che alla fine l’ha strappata all’affetto dei suoi cari così prematuramente. Il quartiere di Torrione le ha dato l’ultimo saluto alle ore 15, nella chiesa di Santa Maria ad Martures il giorno di Pasqua.

Lacrime per la piccola Lucia, morta a 12 anni il giorno prima di Pasqua

La piccola lascia la sua famiglia, la mamma Sabina, il papà Giuseppe, le sorelle Francesca e Anna e i familiari tutti, che le sono stati sempre vicini nel corso della sua lotta contro la malattia. Un male che alla fine l’ha portata via, lasciando amici e conoscenti nello sconforto.

I messaggi di vicinanza per la famiglia di Lucia sono stati tantissimi. Anche il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, ha scritto per lei: “L’U.S. Salernitana 1919, il Presidente Danilo Iervolino, i dirigenti, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff si stringono attorno al dolore che ha colpito la famiglia Cicchetti per la scomparsa della cara Lucia, sorella di Anna e Francesca due piccole calciatrici della Salernitana femminile“.

Il toccante messaggio della madre di un compagno di stanza in ospedale: “Perché i bambini devono soffrire?”

Una delle compagne di stanza della piccola Lucia ha lasciato un toccante messaggio sui social: “Sabina – la mamma di Lucia – mi hai abbracciato, sostenuto, mi hai guardato piangere senza dirmi di smettere. Mi ha concesso di fare una doccia, di andare alle macchinette, di fare quelle cose semplici che all’ improvviso tanto semplici non sono più“.

E adesso io che cosa potrei mai fare per consolare il dolore infinito ed ingiusto della perdita della tua LULÙ? V. imitava la sua camminata saltellante e si facevano compagnia; quante babysitter ha avuto in quelle stanze di ospedale!
Visto che i volontari non potevano entrare, ce la facevamo da soli la clownterapia; senza nasi rossi ma con i cuori spalancati gli uni per gli altri.
E il cuore di Sabina è smisurato, come il cuore delle mamme, sì, ma con una marcia in più.
Quando c’erano loro nella stanza te ne accorgevi dall’infinita gamma di perline, piastrine, pailettes, fili colorati, resina e colla e chi più ne ha più ne metta.
Lulù ha fatto braccialetti, orecchini e collanine per tutti..me la immagino in una di quelle boutique new age, con un fiore tra i capelli, con le perline sparse ovunque, a ridere di noi, che ancora non sappiamo rispondere ad una domanda tanto scontata: perché i bambini devono soffrire?.
Ma adesso è dove non si soffre più; dove vanno le anime belle, di passaggio su questa terra, che adesso mi sembra ancora più amara. Ciao Lucia“.

 

SscNapoli

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