Ha generato molto scalpore l’intervista a Salvatore Parolisi, condannato a 20 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Melania Rea. L’uomo ha rilasciato un’intervista esclusiva al programma “Chi l’ha visto?“, condotto da Federica Sciarelli, in cui ha parlato del suo rapporto con la donna, brutalmente assassinata, e lamentandosi di aver ricevuto soltanto “dodici ore di permesso di m****“.
Riguardo il suo rapporto con la moglie, Parolisi ha raccontato: “Il matrimonio è la realizzazione di un sogno, quello di avere la mia famiglia, godermi i miei figli e di stare bene. E poi? Quale è stata la verità? Se ne andava, non veniva, ogni tanto venivano loro – facendo riferimento ai famigliari di Melania Rea -. Non potevo stare con mia moglie a letto. La mamma si addormentava da noi… Tornavo a casa, la casa era vuota, litigavo al telefono. Io non facevo questo passo. Io non l’avrei mai tradita a Melania. Dopo quando ho avuto quest’altra delusione, eh mettiti nei miei panni”.
Parolisi ha inoltre affermato che non ci siano state prove che dimostrino il suo coinvolgimento nell’omicidio, sostenendo ancora una volta la sua innocenza.
Il fratello della donna, Michele Rea, ha così commentato l’intervista: “Mi fa vergognare di essere un uomo“. Aggiunge: “Le prove per condannarlo sono emerse in tre gradi di giudizio. Le passava come dice lui “500 euro” e questo era l’amore che le dava? Lui non c’era nemmeno quando è nata la figlia. Uno che parla così dopo anni… Parla delle donne come se le sfruttasse – continua Michele Rea -. Una persona del genere non è recuperabile. Lui esce in permesso premio, ma la vita di una mamma, quanto vale?“.
Arriva la decisione della magistrata di sorveglianza Rosanna Calzolari. Secondo il tribunale, le parole di Parolisi lasciano intendere che lui non consideri giusta la sua condanna e che non abbia compreso il valore dei permessi in quanto strumento pedagogico atto alla sua riabilitazione in società. I permessi sono stati revocati per la completa “assenza di consapevolezza” del condannato.