Domani il trasporto pubblico locale si fermerà in Campania per lo sciopero di Cgil e Uil contro la manovra finanziaria del governo. Ma non provocherà grandi disagi a chi è abituato ad andare a scuola o in ufficio con i mezzi pubblici: sostengono i due confederali. “Siamo sindacati responsabili anche senza i richiami del ministro Salvini e della commissione di garanzia”, afferma Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Napoli e Campania, che conferma: “I trasporti si fermeranno dalle 9 alle 13; gli altri settori per 8 ore. È il grido di protesta del mondo del lavoro e dei cittadini, i quali ci chiedono di intervenire contro un esecutivo che non dà risposte e adesso vuole anche negarci il diritto allo sciopero. Diritto che i lavoratori pagano. Ma il governo – prosegue Sgambati – vuole spostare l’attenzione sulle ragioni che ci vedranno in piazza. Però, per tutto il 2023, con la nostra piattaforma unitaria noi abbiamo promosso mobilitazioni e abbiamo sempre cercato confronto e dialogo, senza essere ascoltati sul rinnovo dei contratti, sulle pensioni, sui giovani, sulla sicurezza sul lavoro. E non ci prendessero in giro con il taglio fiscale del cuneo che abbiamo conquistato con Draghi e che adesso verrà solo confermato. Questo esecutivo non ha avuto il coraggio con le banche, mentre continua a fare cassa sulla pelle dei lavoratori e dei pensionati. Gli scioperi di questi giorni in diverse date e in diversi luoghi del paese non sono un punto di arrivo ma di partenza delle nostre battaglie”, conclude Sgambati.